Chiusura in ribasso per la Borsa di Milano: il Ftse Mib, maglia nera d’Europa, termina a -1,38%. L’all share ha concluso a -1,23%, mentre il Ftse Italia Growth perde “solo” lo 0,64%.
Nel listino principale in coda i titoli automotive (Stellantis -3,32%), giù anche i bancari (Banco Bpm -2,92% e Bper Banca -2,55%) e i petroliferi (Saipem -2,58%). In rialzo Recordati (+1,39%).
L’Italia attende la decisione di S&P sul rating sovrano (venerdì 20 ottobre) e gli scambi sono influenzati da tonfi di diversi titoli automobilistici in Europa dopo le trimestrali e dai timori di un’inflazione ancora troppo alta.
Francoforte cede lo 0,33% con il Dax a 15.045 punti. Parigi perde lo 0,64% con il Cac 40 a 6.921 punti. Londra l’1,17% e il Ftse 100 a 7.499 punti.
Il prezzo del petrolio è in altalena dopo che l’Opec non ha mostrato di voler appoggiare la richiesta dell’Iran di un embargo petrolifero a Israele: il Wti aumenta a 88,62 dollari al barile (+0,34%), il Brent scende a 91,31 dollari al barile (-0,21%).
Poco mosso l’euro/dollaro sempre in area 1,055, l’euro yen invece sale a 158,484 (+0,4%)
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco è in diminuzione a 203 punti base (-1,32%). Il rendimento è a +4,95%.