Fiab Italia ha presentato al Ttg di Rimini i dati dell’indagine nazionale “Che cicloturista sei? luoghi, trasporti, sicurezza, abitudini, tendenze, bisogni e aspettative di chi viaggia in bicicletta”: la regione Liguria si posiziona all’ottavo posto per preferenze di viaggio, con un 27% di ciclisti abituali che la scelgono tra le loro mete e un 6% di quelli occasionali.
La ricerca è stata condotta, tra giugno e settembre 2023, da Fiab insieme all’Università degli Studi dell’Insubria, Active Italy e Ciab (Club imprese amiche della bicicletta), su un campione di 2500 cicloturisti che hanno risposto online a una serie di domande. I risultati sono stati presentati in anteprima a Ttg Travel Experience in corso alla Fiera di Rimini, nell’ambito del convegno “La metamorfosi del cicloturismo: da semplice vacanza in bicicletta a occasione per riallacciare il rapporto con lo spazio naturale”.
Dal report emerge che oltre il 70% dei cicloturisti raggiunge la destinazione del viaggio in treno e più dell’80% ritiene fondamentale poter caricare le bici su treni e bus anche negli spostamenti durante la vacanza.
La survey ha preso in considerazione le informazioni di quel 70% del campione che, durante i propri viaggi in bicicletta, passa almeno una notte fuori casa spesso (28% dei rispondenti-cicloturismo abituale) o raramente (42% del totale-cicloturismo occasionale). Il restante 30% del campione include chi effettua escursioni in giornata. Dall’indagine è emerso che le mete preferite si trovano in Italia. Le regioni più gettonate sono quelle del nord (Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, ma anche Toscana), ma non mancano i viaggi all’estero (per il 23%).
Dall’indagine è emerso che i cicloturisti ‘abituali’, pedalano anche in autunno e inverno (rispettivamente 51% e 19%): circa l’80% di loro preferisce luoghi extra-urbani (collina, campagna, lungo i fiumi), ma un buon 68% ricerca il piacere della vacanza su due ruote anche nelle città e nelle aree urbane. Risulta dunque cruciale anche la dimensione infrastrutturale e dei servizi a misura di bicicletta, testimoniata dalla rilevanza data sia alla possibilità di caricare le biciclette su treni e bus (circa l’88% lo ritiene molto importante) sia alla manutenzione delle aree esterne ai percorsi (cruciale per circa il 90% dei cicloturisti in generale). Interessante anche il dato che cattura l’estrema importanza data alla qualità dei percorsi ciclabili (95%) e alla presenza di servizi tecnici lungo i percorsi (78%), elemento che fa la differenza al momento della scelta dell’itinerario.
«Abbiamo inviato i risultati del sondaggio al presidente Toti ed all’assessore Sartori che si occupa sia di Turismo che di Trasporti − ha dichiarato Cristina Castellari, vicecoordinatrice di Fiab Nord Ovest − Siamo convinti che una regione come la Liguria che tanto ha fatto e sta facendo per lo sviluppo del cicloturismo possa essere interessata ai risultati dell’indagine. Con l’occasione abbiamo evidenziato che in regione abbiamo sì un parco ferroviario in gran parte rinnovato e confortevole ma lo stesso è già oggi carente di posti bici a bordo treno. Crediamo che la domanda sia inevitabilmente destinata a crescere per via dell’ampliamento della Rete Ciclabile Ligure a seguito degli importanti investimenti in corso sulla Ciclovia Tirrenica. Per questo motivo abbiamo chiesto alla regione, titolare del contratto di servizio con Trenitalia, di attivarsi presso l’azienda al fine di ampliare il numero dei posti bici a bordo».
Dal canto suo Romolo Solari, presidente di Fiab Genova, snocciola un po’ di cifre: “Secondo il Market Watch ‘Ecosistema della Bicicletta’ pubblicato lo scorso mese di giugno da Banca Ifis l’impatto economico dei turisti in bici si è concretizzato in 7,4 miliardi di euro di spesa della quale, per quanto riguarda il cicloturismo vero e proprio, hanno beneficiato in particolare strutture ricettive (1,4 miliardi di euro), ristorazione (0,8 miliardi), abbigliamento (0,5 miliardi) e attività leisure (0,3 miliardi). La Regione Liguria sta investendo 20,4 milioni di euro di fondi sviluppo e coesione per potenziare la Ciclovia Tirrenica dei quali 13,6 milioni nell’imperiese e 6,8 nell’estremo Levante tra Sarzana e il confine toscano. A fronte di investimenti così cospicui è naturale aspettarsi nei prossimi anni di scalare la classifica delle regioni preferite dai cicloturisti e vedere ritorni economici altrettanto significativi. Insomma facilmente una buona fetta di quei 2,2 miliardi di spesa per strutture ricettive e ristorazione potrà rimanere in Liguria. Questo ovviamente se giochiamo bene le nostre carte come ad esempio aumentare l’offerta dei posti bici a bordo treno che si può fare peraltro con poche decine di migliaia di euro avendo i nuovi treni spazi modulari che si possono comporre a piacimento”.