Valore della produzione pari a 7,16 milioni di euro, in aumento del 37% rispetto ai 5,22 milioni del I semestre 2022, ed ebitda pari a 2 milioni di euro (+128%, 0,86 milioni nel 2022). È quanto emerge dalla relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno approvata ieri dal cda di Circle.
In crescita anche l’ebit pari a 1,51 milioni di euro (+244%, 0,44 milioni) e utile netto pari a 1,13 milioni di euro (+226%, 0,35 milioni nel I sem 2022).
Indebitamento finanziario netto (cash positive) pari a circa 2 milioni di euro (1,82 milioni – cash positive – al 31 dicembre 2022); indebitamento finanziario netto adjusted (cash positive) pari a circa 3,8 milioni (2,9 milioni – cash positive – al 31 dicembre 2022), per effetto dei crediti sui progetti Eu.
Prodotti proprietari Milos® in crescita del 145%; i nuovi servizi federativi, lanciati per rispondere alle necessità di piena digitalizzazione del mercato della supply chain, registrano un incremento del 387%
Tra i fatti di maggior rilievo del semestre il consolidamento di CargoStart, il lancio di Milos Intelligence e l’ampliamento dei servizi portuali a molti porti mediterranei.
Luca Abatello, presidente e ceo di Circle Group ha commentato i risultati raggiunti nei primi sei mesi del 2023 come segue: «Il semestre è stato estremamente positivo e ricco di soddisfazioni. Con il lancio della release 4.0 di Milos® Global Supply Chain Visibility for Manufacturing & Distribution e di Milos® Intelligence sono state completate due pietre miliari della strategia del Gruppo e ne è stata sancita la grande crescita delle competenze, con particolare focus sull’intelligenza artificiale e sul machine learning applicati alla componente multimodale».
«Per quanto riguarda il filone della Next Generation Eu, la Transizione Energetica e la digitalizzazione a livello portuale e intermodale, vogliamo sottolineare la capacità di Circle di concretizzare nuovi risultati significativi, con la firma di progetti strategici e il coinvolgimento in filoni determinanti. Inoltre, si prevede entro la fine del 2023 lo sblocco delle risorse economiche messe a disposizione dal Pnrr che potranno così vedere un ulteriore step strategico per l’Italia, l’Europa e il Mediterraneo».