In Liguria i Neet (Not in employment, education or training), ragazzi tra i 15-29 anni che non lavorano, non studiano e non sono inseriti in percorsi formativi sono circa 30mila e rappresentano il 14,8% dei giovani nella stessa fascia di età (dati stimati Istat 2022). Nonostante l’eliminazione delle restrizioni imposte dall’emergenza pandemica, nel 34% dei giovani tra i 18 e i 25 anni è stato registrato un aumento del 24% dei disagi e/o problemi psicologici (ansia, calo umorale, chiusura emotiva, rabbia, aggressività).
È in questo contesto che si sono inserite le attività del progetto “In Divenire – Idee per Diventare adulti in resiliente equilibrio”, finanziato dall’Unione Province d’Italia (UPI) per dare una risposta al disagio giovanile e alla dispersione scolastica, i cui risultati sono stati presentati oggi nella sala del Consiglio della Città metropolitana di Genova, alla presenza del coordinatore Upi Liguria Pierluigi Peracchini, presidente della Provincia della Spezia e vicepresidente vicario di Anci Liguria, del direttore di Anci Liguria Pierluigi Vinai, della coordinatrice regionale Anci Giovane Francesca Corso, assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Genova, e di Alessandro Clavarino, dell’Ufficio scolastico regionale.
Presenti alcuni studenti e rappresentanti dei tre istituti scolastici coinvolti, il Cardarelli di La Spezia, il Mazzini Da Vinci di Savona e il Ruffini di Imperia, partner del progetto insieme alle Province, capofilate da Anci-Upi Liguria, e il Forum Ligure del Terzo Settore, oltre all’Ordine degli Psicologi della Liguria e lo sponsor Fondazione Carige.
“Un progetto importante – afferma Pierluigi Peracchini – che fornisce utili strumenti alle nuove generazioni per affrontare, in una società in costante cambiamento, i rischi della modernità e preparare il proprio cammino di vita. La realtà di oggi è sempre più interattiva e questo vuol dire confrontarsi con nuovi problemi, a volte imprevisti. È motivo di orgoglio per le Province liguri aver vinto questo bando nazionale, grazie ad un progetto che guarda al futuro e ci avvicina ai giovani anche attraverso il gioco di squadra con il mondo della scuola. Le Province, nonostante siano ancora gravate da un’errata riforma, restano una realtà vicina al territorio che guarda al futuro con grande ambizione, specialmente a favore delle nuove generazioni”.
Durante “In divenire” gli studenti sono stati seguiti da psicologi che hanno stimolato e valorizzato le loro capacità, attitudini promuovendo attività laboratoriali di tipo ludico ricreative, teatrali, cinematografiche e musicali per avvicinare i giovani alle attività culturali, favorendone la partecipazione attiva sul territorio e limitando i rischi derivanti dall’esclusione sociale.
La musica come viaggio educativo, tecnico e umano per crescere insieme e sostenersi a vicenda: è il percorso che ha visto impegnati gli studenti dell’istituto Cardarelli della Spezia, i quali hanno realizzato un cortometraggio sulle attività svolte, dove è stata attribuita fondamentale importanza al coro come espressione artistica e forma più immediata del “fare musica insieme”.
I ragazzi dell’istituto Mazzini Da Vinci, hanno prodotto anch’essi un cortometraggio, dal titolo “Il braccialetto”, che insegna i valori della solidarietà e dell’inclusione sociale, con il supporto dell’associazione Acli Savona. Inclusione che è protagonista anche del percorso dei ragazzi del Ruffini, i quali hanno sperimentato e poi messo in scena un modello di scuola inclusiva, grazie anche alla collaborazione dell’associazione Anfass Imperia. Tutti percorsi che hanno permesso ai docenti e agli psicologi di capire le esigenze reali degli studenti, quelle che spesso non emergono nel contesto scolastico, ma che mettono in luce la concezione di una scuola come luogo in cui ritrovarsi, costruirsi e che si sceglie consapevolmente di non abbandonare perché fondamentale per la crescita personale e collettiva.
“Siamo felici della buona riuscita di ‘In divenire’ contro il disagio giovanile, sulla scia anche del successo che abbiamo riscontrato nei precedenti progetti ‘Meco’ e ‘Comunichi@amo’, con protagonisti sempre gli studenti liguri – sottolinea Pierluigi Vinai – proprio per questo, continueremo su questa strada anche in futuro con un altro progetto che stiamo mettendo in cantiere, ‘GAME UPI’, incentrato sullo sport come strumento di inclusione scolastica e sociale”.
“Genova, pur non essendo direttamente coinvolta nel progetto ‘In Divenire’, ne fa suoi i principi e gli scopi che lo animano – sostiene Francesca Corso – A cominciare dall’importanza di instaurare un rapporto continuativo tra istituzioni, terzo settore e giovani. Questi, troppo spesso non coinvolti direttamente all’interno della vita sociale dei nostri territori, sono invece stati protagonisti assoluti confermando il valore che può essere fornito da energie e visioni nuove. Il loro è stato un contributo fondamentale su più livelli proponendo e sviluppando contenitori di idee per contrastare il disagio e la solitudine giovanile, una tematica molto delicata da affrontare tutti insieme con modalità appropriate basate su buone pratiche di condivisione e di esperienze”.