È stata presentata ieri sera presso la sede dell’Onu, a New York, dal vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi, nel contesto delle iniziative collegate alla settimana dell’assemblea generale delle Nazioni unite, la Carta dei diritti fondamentali degli oceani, la Carta di Genova.
Il documento è il risultato di un lavoro lungo cinque anni, iniziato proprio a Genova nel 2018, e che ha visto il coinvolgimento di oltre 150 esperti e istituzioni di 35 paesi, attraverso gli Ocean summit e gli innovation workshop. La bozza della Carta dei diritti era stata firmata lo scorso giugno dal sindaco di Genova Marco Bucci durante The Ocean Race Genova The Grand Final, in cui si è tenuto l’ultimo Ocean Summit.
«È stata una grande emozione e un motivo di grande orgoglio presentare a New York, nella sede dell’Onu, la Carta dei diritti degli oceani il cui nome è e resterà indissolubilmente legato a Genova – commenta il vicesindaco Piciocchi – Come ho avuto modo di evidenziare durante il mio intervento, The Ocean Race è stata l’occasione per la nostra amministrazione di promuovere a livello internazionale lo storico legame di Genova con il mare, una tradizione che si rinnova oggi nell’attenzione e nella sensibilità verso la salute dell’ambiente marino per le generazioni future. La dichiarazione dei diritti dell’uomo è il documento più diffuso al mondo: vorremmo che anche la futura Carta dei diritti degli oceani potesse diventare una guida con i principi da seguire per il rispetto dei mari, un patrimonio per i nostri figli che vogliamo lasciare migliore di quanto noi lo abbiamo trovato. La nostra città, che vuole porsi come punto di riferimento nel mondo per tutto ciò che attiene ai temi del mare e, in particolare, della tutela dell’ambiente marino, ha acquistato un grande prestigio internazionale, essendo la prima istituzione locale che fin dall’inizio ha creduto nel percorso che ci ha portati oggi alle Nazioni Unite. Come vicesindaco di Genova non posso nascondere la mia emozione nell’ascoltare ripetutamente le parole “Genova Process”, associate alla Carta dei diritti degli oceani, e nel vedere le immagini della nostra città scorrere davanti ai delegati dei Paesi di tutto il mondo in relazione a un tema tanto importante per il futuro dell’umanità».
«Abbiamo avuto dichiarazioni chiare e importantissime da parte della responsabile della World Bank per l’ambiente, della responsabile della Undp, il programma dell’Onu per lo sviluppo, della responsabile della Iucn, l’Unione mondiale per la conservazione della natura, dei ministri di Panama e Brasile, del primo ministro di Cabo Verde e dell’inviato speciale per l’oceano dell’Onu – spiega Antonio Di Natale, biologo marino ed expert di The Ocean Race, presente ieri all’Onu – siamo molto soddisfatti per il successo ottenuto e per la visibilità di Genova all’Onu, un evento che non ha precedenti con altre città italiane. In particolare abbiamo accolto con molto entusiasmo la dichiarazione della World Bank che ha deciso di adottare i principi di ocean rights per i prossimi investimenti e progetti».