Il consiglio di amministrazione di Giglio Group ha approvato la relazione finanziaria intermedia al 30 giugno 2023.
I ricavi consolidati, pari a euro 15,7 milioni, risultano in diminuzione rispetto ai dati consolidati relativi allo stesso periodo dell’esercizio precedente (euro 19,6 milioni al 30 giugno 2022).
L’ebitda mostra una crescita positiva del 39% attestandosi a 1.153.000 euro rispetto a 827.000 euro per i dati consolidati 30 giugno del 2022.
L’ebit, pari a 558mila euro, mostra una crescita dell’139% rispetto a 223mila euro del 30 giugno 2022.
Posizione finanziaria netta pari a 15,6 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 17,3 milioni del 31 dicembre 2022.
Risultato netto, vicino al pareggio, negativo per 30mila euro, in miglioramento rispetto all’esercizio precedente quando ammontava a -252mila euro.
Alessandro Giglio, presidente e amministratore delegato di Giglio Group, ha commentato: «Siamo molto soddisfatti perché, nonostante le difficoltà generate dal conflitto bellico e la conseguente impossibilità di esportare in un mercato importante per il lusso come la Russia, e allo slittamento di alcuni mesi della partenza del progetto con Trenitalia (fissata per ottobre p.v.), abbiamo registrato ebitda ed ebit in crescita rispetto al primo semestre 2022 e una pfn in netto miglioramento rispetto al 31 dicembre 2022. La società è tornata in terreno positivo concentrandosi maggiormente verso i business con migliori margini e maggior valore aggiunto che uniti ai benefici generati dalla razionalizzazione dei costi e dalla ottimizzazione delle risorse, ci consentono di guardare con concreto ottimismo alla fine del 2023 e agli anni a venire».