Ad Albenga continua la trattativa con i privati per l’acquisizione completa dell’isola Gallinara.
Durante l’incontro sul museo navale romano si è parlato anche di questo e Massimo Osanna (direttore generale dei Musei dello Stato) e Luigi La Rocca (direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio con funzioni di direzione della Soprintendenza Speciale per il Piano nazionale di ripresa e resilienza) si sono espressi in modo molto chiaro e senza mezzi termini su questo argomento.
«La Gallinara deve essere acquisita dallo Stato completamente e essere fruibile – pur in maniera controllata data l’importanza dell’aspetto naturalistico, archeologico e storico – essendo un bene unico nel suo genere».
La Gallinara, infatti, per le sue caratteristiche intrinseche non può essere paragonata a nessun’altra isola, ad altre isole, né a Capri né alla Palmaria, per fare due esempi.
Ha affermato Massimo Osanna direttore generale dei Musei dello Stato: «Rendere visitabili dei beni dall’alto valore storico e culturale deve essere uno dei nostri obiettivi e la Gallinara deve entrare a far parte del patrimonio dello Stato per intero. L’idea è quella di farla diventare punto di riferimento nazionale e non solo, dell’archeologia subacquea. Ricordiamo che è proprio ad Albenga, grazie al professor Lamboglia, che è nata questa disciplina. Immagino studenti e ragazzi, ovviamente in visite guidate, appassionarsi alla storia e alla cultura proprio grazie alla possibilità di vivere da vicino un’esperienza unica come quella data dalla visita all’isola Gallinara. Sicuramente ci impegneremo e lavoreremo in questa direzione».
Ha aggiunto Luigi La Rocca direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio con funzioni di direzione della Soprintendenza Speciale per il Piano nazionale di ripresa e resilienza: «È fondamentale acquisire tutta l’isola, oltre a villa Diana già oggetto dell’esercizio del diritto di prelazione da parte dello Stato anche per le funzioni che pensiamo possa avere. In prospettiva può essere utilizzata a scopi scientifici e culturali ed essere aperta alle istituzioni, ma anche alla comunità che deve riappropriarsi di questo importante bene, pur nella massima tutela dello stesso».
A entrare nello specifico dei progetti è stato anche Roberto Leone soprintendente Abap Imperia-Savona: «Abbiamo dato incarico a uno studio internazionale al fine di approfondire tutti gli aspetti legati all’isola, sia da punto di vista naturalistico che gestionale con un focus specifico sull’approvvigionamento energetico. Se una volta, infatti, i servizi arrivavano sulla Gallinara grazie a condotte subacquee oggi stiamo valutando l’energia green in particolare tramite fotovoltaico, minieolico e con il moto ondoso naturale».
Progetti che hanno come obiettivo quello di avere un punto di riferimento importante e unico per quel che concerne l’archeologia subacquea ad Albenga.
Aggiunge il sindaco Riccardo Tomatis: «È una grande soddisfazione aver potuto accompagnare il dott. Osanna e il dott. La Rocca sull’isola Gallinara. L’aver visto con i loro occhi quello che è, davvero, un bene unico nel suo genere, ha rafforzato l’intento manifestato durante l’incontro sul museo navale e l’archeologia subacquea di lavorare al fine di acquisire anche la restante parte dell’isola Gallinara e renderla fruibile, in maniera controllata, al pubblico».