«Un esempio di collaborazione tra pubblico e privato, con la condivisione di obiettivi e sforzi anche di parti politiche diverse perché scienza e ricerca possano interagire con le imprese». Così Gabriele Galateri di Genola, presidente dell’Istituto italiano di tecnologia, ha presentato al Parco tecnologico degli Erzelli H4E, il nuovo incubatore gestito dall’Iit e construito da Invitalia con il supporto di Filse e Regione Liguria.
H4E non solo permetterà alle start up nate dall’Iit di muovere i primi passi nel mercato ma sarà in grado di supportare la crescita e lo sviluppo delle idee imprenditoriali nate nel comparto della ricerca ligure, mettendo a disposizione laboratori avanzati di robotica, elettronica, scienze dei materiali e un High perfomance computer per simulazioni e calcolo ad alte prestazioni. Si estende su un intero piano del Center for human technologies dell’Iit, circa 1500 mq, diviso tra uffici modulari, sale riunioni e laboratori.
In particolare, i laboratori dei quali potranno usufruire le aziende ospitate all’interno dell’incubatore saranno:
Il laboratorio di Robotica, Meccatronica, Elettronica e Interazioni – uno spazio pensato per poter essere di supporto a start-up che nascono per sviluppare, ad esempio, prodotti meccatronici, dispositivi medicali o dispositivi indossabili. In generale gli strumenti offerti da questo laboratorio consentono lo sviluppo multidisciplinare di prototipi, dai primi test fino alla verifica e la validazione dei dispositivi.
Laboratorio di scienze dei materiali – uno spazio pensato per sostenere il processo di sviluppo di start-up che operano nel campo dei materiali innovativi ma anche che si occupano di realizzare tecnologie per la produzione di energia alternativa, nuove tipologie di batterie, celle a combustibile o sviluppare progetti per l’ambito biomedicale che comprendano l’utilizzo di materiali innovativi come, ad esempio, nel campo delle protesi chirurgiche. Il laboratorio inoltre è dotato di strumenti per la prototipazione rapida come una stampante 3D professionale capace di realizzare prototipi ad alta risoluzione e una stampante a getto d’inchiostro per la stampa di circuiti conduttivi.
Inoltre, l’incubatore sarà connesso con linee veloci al supercomputer “Franklin4e” – Franklin for Enterprises – una sezione dell’HPC (High Performance Computer) di IIT in grado di compiere 1,5 milioni di miliardi di calcoli al secondo che sarà messa a disposizione delle imprese insediate in H4E. Il super calcolo permesso da questa infrastruttura è trasversale per un ampio numero di applicazioni: dall’elaborazione di previsioni meteo alla diagnostica per immagini, dal monitoraggio del territorio, agli studi genetici, nell’area della bioinformatica o delle simulazioni di dinamiche molecolari, visione artificiale, fino alla realizzazione di digital twin, gemelli digitali, in ambito industriale.
Nel frattempo, è stata aperta una selezione internazionale per scegliere un professionista dotato di un background misto ricerca e imprenditorialità che entrerà nel team di trasferimento tecnologico di Iit per occuparsi dello sviluppo dell’incubatore.
H4E sarà fortemente connesso con l’ecosistema dell’innovazione Raise, iniziativa congiunta di Iit, Università di Genova, Cnr e Regione Liguria, finanziata nell’ambito dei fondi del Pnrr, che stabilirà la sua sede operativa proprio negli spazi dell’incubatore dell’Hub e della struttura che si occupa del trasferimento tecnologico (denominata Spoke 5). Raise, anche grazie all’infrastruttura offerta da H4E, svilupperà progetti di robotica e intelligenza artificiale applicata a diversi ambiti quali la salute, la biodiversità, le attività portuali e le città intelligenti, con una forte vocazione al trasferimento tecnologico delle tecnologie sviluppate.
Giorgio Metta, direttore scientifico dell’Iit, ha precisato che «H4E sarà anche dedicato a start up non legate alla ricerca Iit, che avranno in questo luogo l’opportunità di svilupparsi grazie anche alle infrastrutture messe a disposizione. In prospettiva, oltre alle iniziative imprenditoriali altamente tecnologiche, l’incubatore ospiterà aziende di aree trainanti per l’economia e la società, come le biotecnologie e le nanotecnologie».
L’ospedale che verrà costruito agli Erzelli potrà velocizzare le proprie prestazioni grazie alla robotica e all’intelligenza artificiale messe a disposizione da H4E. Agnieszka Wykowska, coordinatrice del Center for human technologies, ha precisato che «l’obiettivo del Center è quello di combinare le più avanzate tecnologie alla sanità, collaborando con numerose realtà in campo sanitario, tra le quali gli ospedali Galliera e San Martino. Oltre a ciò collaboreremo con le istituzioni locali alla realizzazione del centro nazionale di medicina computazionale e tecnologica, progetto bandiera della Regione Liguria finanziato dal Pnrr che mira alla costruzione di un centro ospedaliero qui nel Parco degli Erzelli che sfrutterà le tecnologie computazionali per la cura dei pazienti».
Gli assessori allo Sviluppo economico del Comune di Genova e della Regione Liguria, Andrea Benveduti e Mario Mascia, hanno sottolineato l’importanza dell’innovazione per lo sviluppo del tessuto economico del territorio. «Sull’innovazione – ha dichiarato Benveduti – abbiamo investito in passato e continueremo a investire in futuro, con bandi e con ulteriori strumenti finanziari».
«L’articolo 9 della Costituzione – ha detto Lorenzo Cuocolo, presidente di Filse – dice che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Per Repubblica si intende tutti i livelli di governo, e qui stiamo dando attuazione all’articolo 9 mettendo così le basi per la realizzazione di diritti fondamentali dei cittadini».
Luigi Gallo, responsabile dell’area Incentivi e Innovazione di Invitalia, ha evidenziato che «questo incubatore punta a diventare un’infrastruttura fondamentale per il sistema della ricerca e dell’innovazione di tutto il Paese. Invitalia ha contribuito a realizzare spazi e assicurare attrezzature coerenti con le esigenze delle imprese e dei lavoratori e da oggi lavorerà per finanziare la crescita di nuove iniziative imprenditoriali attraverso il pacchetto di incentivi e fondi che gestisce, soprattutto quelli destinati alla valorizzazione dei risultati della ricerca, al trasferimento tecnologico e all’avvio di start up e spin off universitari».