Si terrà domani, martedì 16 maggio, alle ore 14 nella sede Bper Banca in via Cassa di Risparmio 15 a Genova, salone di rappresentanza, il convegno sul tema degli “Affitti brevi e altre figure locatizie”.
Interverranno tra gli altri il presidente nazionale di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, l’assessore al Turismo Regione Liguria Augusto Sartori, il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi, il direttore territoriale Bper Luigi Zanti e per Ape Confedilizia il presidente Vincenzo Nasini, Cinzia Ameri, Venanzio Mantero, Maurizio Pucci.
Il convegno avrà anche un momento finale con tavola rotonda e considerazioni finali e intervento del pubblico.
Confedilizia ribadisce la sua posizione un argomento molto attuale, per il quale si è di volta in volta parlato di caro affitti e di mancanza di offerta per affitti lunghi “a causa di un presunto aumento eccessivo di attività di affitto breve”.
Secondo Spaziani Testa, che sul tema ha scritto al Governo: «Non vi è bisogno di ulteriore regolamentazione (men che meno di tipo restrittivo della libertà e del diritto di proprietà, come nel caso di eventuali limiti al numero di notti o di unità immobiliari locate), bensì di una semplificazione di quella esistente: copiosa, ricorrente e persino contraddittoria, vista la coesistenza di normative nazionali, regionali e persino comunali».
Confedilizia mette in dubbio anche «la diffusa, ma non per questo fondata, affermazione secondo la quale gli affitti brevi sarebbero la causa dello spopolamento dei centri storici».
«Ciò detto − dice il presidente Confedilizia −, vi è qualcosa che il Governo potrebbe fare qualora desiderasse favorire una riduzione del numero di appartamenti destinati alla locazione breve a vantaggio dell’affitto di lunga durata: incentivare l’attività “gradita” anziché vietare o limitare quella ritenuta troppo estesa. Le strade possono essere diverse, ma noi ne suggeriamo una: introdurre un regime di tassazione zero (né imposte sui redditi né Imu) per tutta la durata delle locazioni di lungo periodo, se del caso limitatamente ai contratti cosiddetti “concordati”, quelli a canone calmierato».
Su un altro tema legato agli affitti brevi, vale a dire l’assoggettamento a regime impositivo, proposto in sede Ue, simile a quello degli alberghi anche per chi affitta per brevi periodi: «Desta la contrarietà delle organizzazioni della proprietà nei riguardi del regime dei cosiddetti “presunti fornitori”, in particolare per quanto riguarda la locazione a breve termine di alloggi svolta tramite piattaforme online. Il regime indicato nella proposta di direttiva sembra essere rivolto principalmente ad alcune grandi piattaforme, che fanno capo a gruppi multinazionali, ma in realtà avrà un impatto devastante sui singoli proprietari di immobili che svolgono l’attività di locazione di alloggi».
In base al regime indicato nella proposta, qualsiasi alloggio prenotato tramite piattaforme online, fornito da una persona non soggetta a Iva, sarà assoggettato all’imposta. «Risulta altresì insensato − commenta Spaziani Testa − equiparare a un servizio di ricezione alberghiera colui che, senza essere organizzato in forma di impresa, lochi occasionalmente per brevi periodi. Il più delle volte, peraltro, tali soggetti attraggono il turismo in borghi sperduti, località remote o lontane da qualsiasi percorso turistico ordinario, in luoghi sprovvisti dei servizi di accoglienza ordinari, rivitalizzandoli socialmente ed economicamente».