La seconda gara per assegnare la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori del Nuovo Galliera si è chiusa con un nulla di fatto.
L’unica offerta arrivata dal consorzio Unimed è, infatti, scaduta lo scorso 9 aprile senza arrivare alla firma del contratto perché sul progetto pende un ricorso di Italia nostra al presidente della Repubblica. Il direttore Quaglia ne ha dovuto prendere atto e archiviare definitivamente anche questa procedura, dopo la prima gara andata deserta nel 2021.
Il cda dell’ospedale, riunitosi nel pomeriggio, ha preso atto del provvedimento del direttore generale, con il quale si è accertato che la gara per la realizzazione del Nuovo Ospedale debba ritenersi non utilmente esperita e il relativo procedimento concluso senza possibilità di assegnazione, per intervenuta scadenza della validità dell’offerta della ditta partecipante.
“Il cda − si legge nella nota diffusa − pur nell’attesa della definizione del contenzioso promosso da Italia Nostra contro gli atti di approvazione del progetto, ribadisce comunque la volontà d’intraprendere tutte le azioni finalizzate a consentire la realizzazione del Nuovo Ospedale, ritenuto indispensabile per assicurare la qualità e la continuità dell’assistenza sul territorio, tenuto anche conto che il Galliera è un Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione, parte integrante del Piano socio sanitario regionale”.
Secondo quanto risulta all’Agenzia Dire, prima del parere definitivo di Mattarella, è necessario attendere quello del Consiglio di Stato, che poi invierà la pratica al presidente della Repubblica, attraverso il ministero delle Infrastruttura. La palla al momento è ferma proprio al Mit, che deve integrare il proprio parere favorevole alla realizzazione del nosocomio, già espresso formalmente al Consiglio di Stato, ma su cui i giudici amministrativi hanno chiesto alcuni approfondimenti prima di potersi esprimere a loro volta. Difficile che tutto l’articolato iter possa chiudersi prima dell’estate.