Il museo tecnico navale spezzino della Marina Militare affiderà la gestione a un privato. Difesa Servizi, società in house del ministero della Difesa, ha pubblicato un bando per individuare un partner che si occupi della collezione ospitata all’interno dell’arsenale marittimo. Lo riferisce l’Ansa.
Il museo navale è uno tra i più antichi al mondo. Conserva cimeli e reperti testimonianze di navigazioni, esplorazioni, battaglie, esperienze scientifiche, invenzioni, innovazioni. La collezione è stata messa insieme dalla famiglia Savoia a partire dal Cinquecento, transitando nei secoli dalle sedi di Nizza, Villefranche-sur-mer, Cagliari e Genova, fino al approdare nell’attuale sede spezzina nel 1870.
Si tratta di oltre seimila cimeli, tra cui mezzi d’assalto, armi subacquee, fari, fucili, uniformi e strumenti di navigazione provenienti da tutto il Mediterraneo. Unica al mondo la collezione di polene, sculture in legno che venivano apposte sulla prua dei velieri, molte delle quali legate al Risorgimento e alle marine preunitarie. Oltre settemila i documenti, testimonianza di navigazioni, esplorazioni, battaglie, esperienze scientifiche e invenzioni, tra cui gli strumenti con cui Guglielmo Marconi svolse i primi esperimenti legati alla radio e reperti legati alla spedizione in Artico del Dirigibile Italia.
In cambio di una gestione di 12 anni del complesso, al privato spetterebbe un investimento iniziale di due milioni di euro, finanziabile tramite Pnrr, per ampliare e modernizzare uno dei musei di cultura marinaresca più antichi al mondo, oggi “al limite della saturazione” degli spazi.
La Marina Militare apre inoltre alla futura musealizzazione di alcune unità in disarmo: un sommergibile, una nave minore, un aliscafo missilistico e un velivolo. L’obiettivo è creare un “luogo della cultura vivo, contemporaneo e di respiro internazionale”.
Il progetto si svolge nell’ambito della creazione di una rete dei musei militari che coinvolge diverse città italiane.