Sono 20 milioni di euro le risorse che il Fondo di beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo, in capo alla presidenza della Banca, potrà erogare nel 2023 a enti del terzo settore per contrastare situazioni di difficoltà, aggravate dalla crisi sanitaria, economica e sociale di questi anni.
Le linee guida 2023-2024 del Fondo indirizzano l’attività nei prossimi due anni su quattro tematiche prioritarie di azione: interventi emergenziali contro la povertà, supporto a donne e a minori vittime di violenza, lotta alla povertà educativa e al divario digitale, sostegno ai neet (giovani che non studiano né lavorano) e agli elet (giovani che abbandonano presto la scuola o le attività di formazione).
Nel 2022 il Fondo ha erogato circa 16 milioni di euro, con 865 mila beneficiari diretti attraverso oltre 700 enti non profit. Circa il 45% delle erogazioni complessive sono andate in favore di progetti realizzati al Nord, da attribuirsi a una maggioranza numerica di enti non profit nelle regioni settentrionali.
In Liguria il Fondo di beneficenza Intesa Sanpaolo ha erogato nel 2022 circa 400.000 euro, a favore di progetti individuati principalmente in base alle problematiche emerse o aggravate dall’emergenza sanitaria: supporto psicologico ai malati di Covid e ai soggetti maggiormente colpiti dalla pandemia; formazione e inserimento lavorativo di soggetti fragili, con particolare attenzione per le nuove povertà; supporto agli adolescenti e ai giovani in situazione di fragilità.
Tra i più significativi:
– a Genova, il Connect Parent Program (CPG©) – elargizione di 60.300 euro – Sostenere i caregivers per migliorare la salute psicologica degli adolescenti vulnerabili nel post-pandemia: curato dall’Università degli Studi di Genova, il progetto intende implementare il CPG in Italia, un intervento standardizzato e basato su evidenze scientifiche che prevede incontri settimanali con i caregiver di adolescenti difficili (adottati, collocati fuori dal contesto familiare, minori stranieri non accompagnati e minori in comunità psichiatrica), incrementandone le capacità di comprendere /interpretare/ rispondere efficacemente ai bisogni emotivi dei ragazzi, riducendone i problemi emotivo-comportamentali;
– Comunità di Sant’Egidio Acap Onlus: a Genova, distribuzione pasti/voucher spesa e pacchi alimentari a domicilio, kit igienici e dpi (177.000 pasti/anno sostenuti dal Fondo in tutto il territorio nazionale); vestiario e coperte; rafforzamento dei Centri di distribuzione, ascolto e orientamento e potenziamento dei servizi di assistenza per gli anziani fragili;
– Provincia S. Antonio dei Frati Minori – Antoniano onlus: erogazione di pasti nella rete delle 15 mense francescane coinvolte, tra cui mensa di Sant’Antonio alla Spezia e parrocchia immacolata Concezione a Bordighera (413.500 pasti/anno sostenuti dal Fondo in tutto il territorio nazionale);
– Gruppi di volontariato Vincenziano Aic Italia: aumento del numero dei pasti erogati e mantenimento dello standard nutrizionale raggiunto in tutte le mense gestite, tra cui Istituto San Paolo alla Spezia e mensa San Vincenzo a Sarzana (331.000 pasti/anno sostenuti dal Fondo in tutto il territorio nazionale).
Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, commenta: «Un Paese in cui il divario sociale continua ad ampliarsi non è un Paese che può crescere serenamente. Questo è il presupposto fondante da cui muove l’impegno di Intesa Sanpaolo per venire in aiuto alle persone e alle famiglie in difficoltà, un impegno che nel Piano di Impresa 2022-2025 è stato raddoppiato nel numero di interventi. Il Fondo di Beneficenza contribuisce da tempo a questo obiettivo e anche nel 2023 concentrerà le risorse, 20 milioni di euro, per ridurre i divari sociali, educativi e digitali che limitano il pieno sviluppo del Paese e delle persone. Una necessità e un’urgenza riconosciuta dalla Banca che stanzia una quota degli utili alla beneficenza e al sostegno di progetti di solidarietà».
Le liberalità erogate dal Fondo si traducono in beni e servizi offerti gratuitamente alla comunità, che generano effetti che vanno oltre i risultati diretti delle attività.
I progetti vengono individuati attraverso un processo di selezione che tiene conto del loro impatto sociale e del track record dell’ente.
Le candidature devono avvenire attraverso la piattaforma del Fondo raggiungibile a questo link.