Chiusa la fase istruttoria delle domande sulla misura 22 del Psr – Programma di sviluppo rurale Liguria per contrastare gli effetti e le speculazioni legati alla crisi russo-ucraina.
L’asset è stato destinato agli allevatori di bestiame e agli olivicoltori, particolarmente colpiti, purché in possesso di una dimensione minima di almeno 2 una (unità di bovino adulte) o di un ettaro di oliveto.
«Abbiamo destinato il massimo budget possibile per mitigare l’ aumento dei costi di energia, mangimi, fitofarmaci, trasporti e lavorazione dei prodotti – spiega il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura Alessandro Piana −. Il plafond di 4,5 milioni ha visto un interesse importante con 2.046 domande di sostegno pervenute nei termini. Ringrazio gli uffici che hanno istruito le pratiche in 15 giorni lavorativi, ammettendo il 92,5% delle domande, cioè 1.892».
«La nostra regione è tra quelle con percentuale più bassa di pratiche non ammissibili in quanto sussistono tutti i requisiti, tuttavia alcune pratiche, poche per fortuna, non hanno trovato l’approvazione da parte di Agea. Rimane la soddisfazione di aver dato una risposta economica importante a diversi settori agricoli in tempi molto brevi», conclude Piana.