«Abbiamo stanziato 7 miliardi di finanziamenti green al 2025 e per come stiamo andando supereremo sicuramente quest’obiettivo. Bper vuole essere partner, vuole accompagnare i clienti nella transizione ecologica ed energetica». Lo ha dichiarato Giovanna Zacchi, Responsabile Ufficio ESG di Bper Banca al convegno “Sostenibilità: presente e futuro delle pmi italiane tra rischi e opportunità” che si è tenuto ieri sera nella sede direzionale di Genova di Bper Banca. All’iniziativa hanno partecipato l’Università Cattolica di Piacenza (che ha affiancato la banca nelle attività di formazione e divulgazione) e Confindustria Genova.
Secondo i dirigenti di Bper la nuova normativa sulle tematiche ESG e le misure previste dal Pnrr aprono nuove prospettive di finanziamenti agevolati alle imprese, anche alle pmi, che però hanno bisogno di essere supportate nella rendicontazione delle performance ESG, nella partecipazione ai bandi e nella scelta degli strumenti finanziari più adatti alle loro esigenze. La banca emiliana si propone quindi come partner e consulente per le aziende impegnate nei temi della sostenibilità.
«Noi – spiega Zacchi – abbiamo bisogno di informazioni da parte delle aziende sulle loro perfomance ESG per avviare una valutazione che possa supportare il merito creditizio. E vogliamo insegnare l’importanza della rendicontazione di sostenibilità che racconta a che punto sei e quello che puoi mettere a terra per diventare più efficiente e competittivo. Parleremo anche di quello che sta facendo la banca, dei prodotti che sta strutturando, prodotti per cui le aziende che decidono di investire nella sostenibilità potranno trovare a finanziamenti a costi inferiori. Diciamo che stiamo cercando di mettere a terra dei prodotti win win con cui la banca diventa un partner dell’azienda nella transizione ecologica. La tematica ESG è sicuramente mainstream, le grandi aziende si sono mosse da tempo, le pmi hanno ancora bisogno di essere un po’ veicolate, molte medie imprese si stanno già muovendo. Tutte le banche, e noi stessi, inizieranno a mandare questionari per raccogliere informazioni sulle perfomance ESG delle aziende perché Bce e Eba (Autorità bancaria europea) ci chiedono le rendicontazioni dei rischi di sostenibilità e quindi abbiamo bisogno dei dati dei nostri clienti. Inoltre c’è il tema della catena di fornitura, perché le grandi aziende dovranno gestire i propri impatti a monte e a valle della catena del valore. Chiederanno alla propria supply chain di essere conforme ai valori dell’azienda. Nel giro di pochissimo tempo tutto questo farà crescere la necessità di una rendicontazione di sostenibilità. E le aziende che avranno l’obbligo di rendicontare sui temi della sostenibilità passeranno in Italia da 200 a più di 4-5 mila. Quindi ci sarà un ampliamento dell’obbligo normativo ma anche una necessità di rispondere alle banche e ai propri main client».
In questo processo, precisa Adelaide Mondo, responsabile Ufficio Corporate and Solutions Bper «vogliamo assumere un ruolo di rilievo, la nostra banca vuole essere partner delle pmi italiane supportandole nello sviluppo dei loro piani di investimenti e aiutarle a sfruttare le occasioni del volano economico che il Pnrr sta mettendo in campo. Vogliamo essere a fianco delle imprese, vogliamo conoscerle, supportarle, e in base ai loro progetti di investimento indicare i bandi agevolativi, gli strumenti agevolati che il Pnrrr rende operativi. Glieli presentiamo, li analizziamo con loro e abbiniamo la soluzione finanziaria di Bper a quella agevolata. Prima di essere finanziatori vogliamo essere partner, vogliamo aiutare le imprese nelle scelte e per fare questo abbiamo stretto partnership con gli studi di consulenza di finanza agevolata più importanti d’Italia. Quindi potremno aiutare le imprese e imprese anche nelle application ai bandi, a presentare la domanda, a scegliere la normativa più adatta in base alle loro dimensioni e al settore economico di appartenenza»
«Sostenibilità non è uno slogan – riassume Luigi Zanti, direttore territoriale Bper pe la Liguria –. E compito delle banche è istruire, dare un’interpretazione di questo tema così importante, tanto che anche la Vigilanza si sta muovendo, chiedendo di applicare all’interno delle politiche creditizie delle banche delle logiche di sostenibilità». Secondo Zanti per la Liguria è importante in particolare il tema dell’economia del porto e del mare, intesa sia come logistica che come attività produttive, che «deve essere sostenibile per definizione e vedere nella sostenibilità un punto di forza e di attrattività rispetto alla concorrenza di altri paesi e altri territori».