Nella sede Piaggio Aerospace di Villanova d’Albenga i due nuovi commissari dell’azienda Davide Rossetti e Carmelo Cosentino, che affiancano il commissario straordinario Vincenzo Nicastro, ieri pomeriggio hanno incontrato le rappresentanze sindacali.
«Stiamo già lavorando alla messa a punto della terza gara, con l’obiettivo di individuare una soluzione industriale che garantisca a Piaggio Aerospace e ai suoi dipendenti un futuro degno di un asset strategico», hanno esordito all’incontro i due neo commissari.
Gli ha fatto eco lo stesso Nicastro: «Il contributo dei due nuovi commissari, che hanno un ricco bagaglio di esperienza specifica, ci permetterà di valutare compiutamente – sia tra i tanti player italiani e internazionali che hanno manifestato interesse sia tra possibili nuovi soggetti interessati – quello in grado di assicurare il rilancio di una azienda che è strategica per il nostro Paese».
«Non dimentichiamo − hanno sottolineato − che Piaggio Aerospace è una delle poche aziende al mondo in grado di gestire l’intero processo aeronautico: ovvero sviluppare, certificare, produrre e manutenere i propri velivoli».
I tre commissari hanno preferito non sbilanciarsi su previsioni circa il lancio del bando e la possibile conclusione del processo, ma hanno assicurato che «non verrà perso un solo minuto, mentre mobiliteremo tutte le risorse a nostra disposizione per raggiungere l’obiettivo proprio della procedura: ovvero trovare una soluzione di lungo periodo per Piaggio Aerospace entro il minor tempo possibile».
Il rafforzamento dell’organo commissariale di Piaggio Aero Industries e Piaggio Aviation, le due società in amministrazione straordinaria che operano sotto il marchio Piaggio Aerospace, è stato deciso con due distinti decreti firmati dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il primo marzo scorso.
Rossetti – un dottore commercialista in Roma di origini pugliesi con specifiche professionalità ed esperienza nel settore delle grandi imprese in crisi e della governance aziendale – avrà funzioni di coordinamento della terna commissariale, mentre Cosentino, palermitano-milanese, è supermanager di lungo corso con una profonda conoscenza dei personaggi e dei temi del settore aeronautico a livello internazionale.
«Sono emerse considerazioni importanti a partire dalla conferma della strategicità di Piaggio Aerospace e quindi la ricerca in prima battuta di un soggetto strutturato del settore che sappia garantire un piano industriale unico e di prospettiva», hanno commentato i rappresentanti della segreteria Fiom Cgil Savona e i delegati Piaggio Aerospace/Aviation VdA Fiom Ccgil Savona attraverso una nota stampa.
In giornata è stata inoltrata al Mimit la richiesta di proroga della procedura di amministrazione straordinaria che si concluderà verosimilmente ad agosto 2024 (termine non perentorio). «La nuova struttura commissariale confida comunque di concludere l’iter di vendita prima di tale data. Il terzo bando di gara sarà redatto a breve e conterrà le garanzie dettagliate in precedenza come mantenimento dei siti produttivi, livelli occupazionali e attività in essere. Ciò detto − sottolineano i rappresentanti Cgil − il tempo stringe. Si continuano a perdere professionalità e maestranze come ribadiamo da tempo. Pertanto, consideriamo non più rinviabile l’incontro con il ministro Urso per coordinare con modalità appropriata questa definitiva e cruciale fase della vertenza Piaggio. Non ci sottraiamo al confronto anche quotidiano, ma crediamo che solo un serio piano di rilancio industriale che tenga insieme comparto motoristico, velivolistico e manutenzione possa essere una soluzione concreta e condivisa. Non escludiamo di proseguire iniziative a sostegno delle nostre convinzioni».
La Fim Cisl Liguria oltre a chiedere un incontro a stretto giro con il Governo ha rimarcato la necessità di una comunicazione diretta e trasparente da parte della struttura commissariale: «Abbiamo ribadito ai tre commissari che non possiamo avere informazioni solo dalla stampa ei bisogna costruire delle efficaci relazioni sindacali. Abbiamo chiesto anche di organizzare quanto prima un incontro con il Governo perché vogliamo precise garanzie per la terza gara di vendita relativamente al bando che deve avere un perimetro ben preciso: la tutela occupazionale, gli investimenti e la continuità territoriale dei siti di Villanova d’Albenga e Genova».
«C’è bisogno di un piano industriale di medio/lungo termine con investimenti in tutti i settori aziendali. Siamo entrati nel quinto anno di amministrazione, ma non vogliamo una vendita “frettolosa” bensì un rilancio industriale per un azienda strategica per il paese: vale di più un offerta sul piano industriale che sulla procedura. Ci vuole un acquirente industriale che ci dia garanzie e una governance italiana per un azienda strategica coperta da Golden Power», concludono i rappresentanti Cisl.