Imprenditrici, giovani e nuove imprese: dal prossimo 3 aprile si amplia la platea dei beneficiari e i contributi ammessi per le agevolazioni a fondo perduto previste da Cassa Commercio Liguria.
Attivato lo scorso luglio da Regione Liguria per favorire l’accesso al credito delle imprese liguri, lo strumento da 10,9 milioni di euro si apre a sostegno delle attività femminili, degli under 35 e delle imprese di nuova costituzione.
Saranno ammesse alle misure anche le attività che rinnovino il proprio parco automezzi con veicoli meno inquinanti, rottamando mezzi a benzina euro 0 e 1 e diesel fino a euro 3.
Le novità sono state illustrate oggi dall’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti. «Non è uno strumento una tantum, anzi − spiega −. L’obiettivo è fornire uno strumento di ripartenza da mantenere e perfezionare nel tempo. Confermiamo il nostro impegno a sostegno del commercio locale, presidio dei centri storici e delle aree urbane, oltreché nervatura essenziale del nostro tessuto economico. Ampliando le opportunità previste da questo pacchetto di strumenti anche ai Consorzi di gestione dei mercati comunali coperti e ai Civ – Centri Integrati di Via».
La modifica al sostegno offerto da Cassa Commercio Liguria è stata approvata attraverso la delibera di giunta che modifica il regolamento della misura, rientrante nelle azioni 3.6.1 e 3.1.1 del Por Fesr 2014-2020.
Lo strumento attinge ai Fondi Fesr e opera attraverso un mix di interventi a sostegno della liquidità e degli investimenti che va da prestiti agevolati a contributi a fondo perduto.
Cassa Commercio Liguria, con una retroattività al 1° gennaio 2021, prevede a favore delle imprese commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande strumenti come la riassicurazione, che opera sulle garanzie rilasciate dai Confidi convenzionati con il gestore; l’abbattimento dei costi collegati alla concessione della garanzia per la quota del 3% dell’importo su cui la stessa insiste; la sovvenzione in forma di contributo interessi/canoni pari, per la quota dell’operazione finanziaria ammessa, agli interessi risultanti da un piano di ammortamento sviluppato al tasso del 2%; un contributo a fondo perduto, nella misura del 50% del finanziamento agevolato e fino a un importo massimo di 20 mila euro, a favore delle imprese del settore in possesso di determinati requisiti.
«Tra questi ultimi abbiamo allargato la platea dei potenziali beneficiari anche alle imprese in attività da almeno vent’anni − aggiunge l’assessore Benveduti − Mantenendo l’agevolazione per quelle in possesso del marchio “botteghe storiche” e/o riconosciute dal marchio “Liguria Gourmet” o ubicate in comuni con meno di 5 mila abitanti».
Il pacchetto di incentivi ammette spese per acquisto, costruzione, ampliamento e ammodernamento dei locali; acquisizione di rami d’azienda; acquisto di attrezzature e macchinari nuovi e usati; acquisto di software, brevetti e servizi reali, spese per estero; acquisto di scorte e circolante.
«Speriamo che possa dare una sferzata al settore del commercio che ha attraversato, e sta tutt’ora attraversando, una situazione estremamente complicata e che possa riqualificare il settore del turismo che sta andando bene ma ha bisogno di interventi − dichiara Andrea Dameri, direttore Confesercenti Liguria −. La mortalità delle imprese nell’ultimo periodo è stata elevata, ma il tessuto ha dato segnali di resilienza importanti e speriamo che avvenga la ripartenza».
La mortalità delle imprese liguri, ha ricordato l’assessore Benveduti, è stata particolarmente elevata tra le imprese femminili, che sono calate del 2,8%, e tra le attività condotte dai giovani che hanno registrato una diminuzione del 7%. Proprio per questo si è deciso di allargare le platea dei beneficiari della Cassa Commercio Liguria con un particolare occhio di riguardo a questi due gruppi.
«Donne e giovani sono le categorie che hanno sofferto maggiormente negli ultimi anni − conferma Marina Porotto, presidente Terziario Donna Confcommercio Genova −. Anche i Civ hanno bisogno di sostegno perché, soprattutto le micro imprese, stanno vivendo una grande concorrenza e proprio da loro stiamo ricevendo molte richieste».
«La nuova estensione dei beneficiari − sottolinea Dameri − permetterà di esaurire il prima possibile le risorse a disposizione così da poter rifinanziare nuovamente lo strumento attingendo a nuovi fondi europei. Mi auguro poi un ulteriore sprint da parte delle banche per fluidificare i meccanismi di accesso al credito».