Il salvataggio del Credit Suisse da parte di Ubs è stato determinante nel rilanciare le Borse europee, che questa mattina erano partite in rosso e hanno chiuso in netto rialzo. Ubs, prima banca elevetica, ha acquistato Credit Suisse per 3 miliardi di franchi (0,76 franchi per azione), come stabilito dall’accordo trovato nel weeekend, fugando i timori di un contagio nel sistema bancario. Milano segna +1,59%, Parigi +1,27%, Francoforte +1,12%, Londra +0,93%, Madrid +1,28%, l’Euro Stoxx 600 Banche ha finito a +1,1%.
A Piazza Affari, le banche hanno ottenuto le performance migliori (Banco Bpm +3,85%, Banca Mediolanum +3,84%), Intesa Sanpaolo +3,74%, Unicredit +2,44%), insieme alle utility (A2A +5,71%, Hera +3,38%, Italgas +3,53%), considerate “sicure”, come anche l’oro che è tornato sopra la soglia dei 2.000 dollari l’oncia, superata in precedenza solo due volte nella storia, a marzo 2022 con l’invasione russa in Ucraina e ad agosto 2020, nel pieno dell’emergenza Covid-19. I contratti aprile hanno poi ridotto i guadagni a +0,26% a 1.978 dollari.
Lieve contrazione dello spread Btp/Bund a 181 punti (variazione-1,95%, rendimento Btp 10 anni+3,87%, rendimento Bund 10 anni +2,06%).
In ribasso il petrolio (Wti aprile -1% a 66,11 dollari e Brent maggio -0,58% a 72,56 dollari) e il gas naturale, sceso sotto quota 40 euro al megawattora, cosa che non succedeva dal 18 gennaio 2022 (nel finale -9,4% a 38,805 euro).
Sul mercato valutario, l’euro vale 1,072 dollari (venerdì in chiusura 1,065) e 141,055 yen (139,54), mentre il dollaro/yen si attesta a 131,58 (132,13). Il cross euro-franco svizzero sale dello 0,3% a 0,9921.