Mbda nel 2022 ha ottenuto ricavi di 4,2 miliardi di euro, in linea con il livello record del 2021. L‘acquisizione degli ordini ha raggiunto il nuovo record di 9 miliardi di euro, portando il portafoglio ordini della società a 22,3 miliardi di euro. Mbda nel 2022 ha segnato il record di 1.570 nuovi assunti nel gruppo, con una pianificazione di oltre 2.000 ulteriori assunzioni nel 2023. I dati sono stati diffusi oggi a Parigi la conferenza stampa annuale di Mbda, nel corso della quale sono stati presentati i risultati del gruppo nel 2022 e le sfide future che attendono l’azienda.
Mbda, che produce missili e sistemi missilistici, è controllata con uguali regole di corporate governance da Airbus (37,5%), Bae Systems (37,5%) e Leonardo (25%) e in Italia ha sedi a Roma, Bacoli (Napoli) e alla Spezia, centro di produzione di missili antinave per eccellenza.
«In Mbda – ha dichiarato Eric Béranger, ceo della società – la cooperaMbda, zione è la nostra forza. Cooperazione per noi significa unione dei nostri Paesi e delle culture, ma anche delle competenze e delle tecnologie che Mbda possiede. La cooperazione è ciò che ha permesso a Mbda di ottenere risultati eccellenti nel 2022. Oggi più che mai, in un contesto internazionale profondamente complesso, siamo consapevoli che è proprio attraverso la cooperazione che saremo in grado di eccellere, di supportare il rafforzamento della sovranità dei nostri Paesi e contribuire a garantire la sicurezza delle persone. Mbda – ha ricordato Béranger – contribuisce alla sicurezza della difesa aerea europea attraverso soluzioni complete per contrastare tutta la gamma di minacce aeree, dai missili balistici a lungo raggio ai piccoli velivoli senza pilota come i droni. Francia, Italia e Regno Unito sono dotati di sistemi di difesa aerea a base Aster, impiegati su fregate e su sistemi terrestri come il SAMP/T, recentemente inviato ai confini dell’Ucraina. Nel 2022 il programma per il sistema di nuova generazione SAMP/T NG ha fatto ulteriori passi avanti e sarà consegnato a Italia e Francia entro il 2025 e disponibile per i mercati export nel 2026. La cooperazione nella difesa aerea è costruita anche intorno a un altro importante programma di cooperazione tra Italia e Regno Unito: quello relativo a CAMM e CAMM-ER; per quest’ultimo MBDA nel 2022 ha ricevuto un ordine per l’Esercito Italiano e l’Aeronautica Militare italiana. Va poi menzionato anche lo Sky Warden, la nostra soluzione di punta per contrastare i velivoli senza pilota (C-UAS: Counter –Unmanned Aerial Systems). Si tratta di un sistema modulare e scalabile, progettato per integrare e controllare diversi sensori ed effettori. Sky Warden può affrontare tutte le minacce: dai piccoli aerei fino a ai droni di dimensioni molto ridotte, di cui recentemente abbiamo visto un uso crescente nei conflitti in Europa e non solo. Nell’ambito del deep strike e dei sistemi anti-nave pesanti, il 2022 ha visto il lancio della fase successiva del Future Cruise/Anti-Ship Weapon (FC/ASW) tra Francia e Regno Unito, incentrata sullo sviluppo coordinato del programma e riconfermata la scorsa settimana, durante il vertice franco-britannico di Parigi».
Béranger ha precisato che «Anche il settore del combattimento aereo del futuro è una priorità per Mbda che è coinvolta in due grandi programmi: Germania, Francia e Spagna continuano ad avanzare sul programma FCAS, Future Combat Air System, per il quale Mbda è responsabile di nuovi effettori denominati Remote Carrier, portando la propria esperienza nel combattimento collaborativo connesso. Lo stesso vale per il programma Global Combat Air Programme sostenuto da Regno Unito, Italia e Giappone, per il quale Mbda sarà leader nel dominio degli effettori. Nel corso del 2022 abbiamo fatto importanti passi avanti anche nel settore delle armi ad energia laser diretta con l’acquisizione di Cilas in Francia, con i positivi test del sistema Dragonfire nel Regno Unito e la nuova tecnologia di tracciamento per laser ad alta energia (HEL) in Germania. Al di fuori dei nostri Paesi domestici, tra i principali contratti export del 2022 vanno menzionati i pacchetti di armamento per i nuovi aerei Rafale degli Emirati Arabi Uniti e della Grecia, che ha scelto MBDA anche per le sue nuove fregate, oltre al contratto per missili CAMM in Polonia».