È arrivato l’ok dal Mase (ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica) per la modifica dell’utilizzo del materiale derivante dalla demolizione dello scanno di imbasamento della attuale diga foranea e del suo utilizzo diretto per la costruzione della nuova diga.
Lo comunica l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
Procedono dunque regolarmente le attività di progettazione definitiva ed esecutiva della nuova Diga foranea di Genova, comprensive delle fasi di verifiche della stessa progettazione, in coerenza con la prevista partenza delle attività propriamente di cantiere il 4 maggio 2023.
Tale modifica progettuale, migliorativa rispetto al Progetto preliminare (Pfte), è stata proposta dal consorzio Per Genova Breakwater in sede di gara con lo scopo di massimizzare il quantitativo di materiale proveniente dalla demolizione della diga esistente minimizzando i relativi impatti ambientali in fase di costruzione e, contestualmente, consentendo una riduzione dei tempi di esecuzione dell’opera. In particolare, sarà possibile ridurre notevolmente le operazioni di trasporto del materiale di scanno con conseguenze positive su consumo di carburante e relative emissioni in atmosfera, impatti acustici e produzione di rifiuti. Saranno inoltre ridotti anche i materiali aggiuntivi da reperire in cava per la compensazione dei materiali dello scanno di imbasamento non più riutilizzabili.
Nelle prossime settimane verrà perfezionata la consegna dell’ultima tranche di documentazione relativa alla progettazione esecutiva, sarà inviato al Mase il report di ottemperanza alle prescrizioni della valutazione di impatto ambientale e giungeranno a conclusione alcune attività di indagine propedeutiche alla progettazione e all’avvio del cantiere.