La Borsa di Milano apre pesante dopo la chiusura in netto calo di Wall Street e dei mercati asiatici. Il primo indice Ftse Mib cede il 2,06% a 27.139 punti. Pesano le performance dei titoli bancari.
Solo Leonardo (+1,77%), Italgas (+0,87%) e Terna (+0,81%) sono positivi nel listino principale. In calo Prysmian (-3,58%), Finecobank (-3,55%) e Azimut Holding (-3,48%).
Anche le Borse europee avviano la seduta in netto calo, in scia con Wall Street e con i mercati asiatici. Sotto i riflettori le prossime decisioni delle banche centrali sul fronte della politica monetaria. Avvio in terreno negativo per Francoforte (-1,69%), Parigi (-1,67%) e Londra (-1,44%).
Le Borse asiatiche concludono in netto calo l’ultima seduta della settimana.
Gli investitori concentrano la loro attenzione sullo stato di salute delle banche americane mentre si attendono i dati sul mercato del lavoro.
Tokyo ha terminato a -1,67%.
Sul fronte macroeconomico in arrivo dalla Germania l’inflazione in seconda lettura. Dal Regno Unito previsto il Pil, la bilancia commerciale e la produzione industriale. Attesi anche la bilancia commerciale della Francia e l’indice dei prezzi alla produzione dell’Italia. Dagli Stati Uniti i nuovi lavoratori dipendenti, il tasso di disoccupazione e l’indice sulle retribuzioni.
Prezzo del petrolio in calo a causa dei timori per una recessione Usa, ‘indotta’ dalla Federal Reserve attraverso nuovi aumenti dei tassi per raffreddare l’inflazione. Il greggio Wti del Texas perde l’1,12% a 74,87 dollari al barile mentre il Brent del Mare del Nord lascia sul terreno lo 0,8% a 80,92 dollari.
Nei cambi apertura poco mossa per l’euro sul dollaro che scambia a 1,0593. L’euro-yen segna un lievissimo aumento a 144,1875 euro (+0,07%).
Lo spread tra Btp decennale italiano e corrispondente Bund tedesco balza a 174 punti base (+3,60%). Il rendimento è a +4,22%.