21 i progetti operativi finanziati per un importo totale di oltre 1,7 milioni di euro: sono i numeri dalla misura 10.2 del Programma di sviluppo rurale sull’agrobiodiversità per la conservazione del patrimonio varietale locale della Liguria.
Per finanziare tutti i progetti operativi risultati ammissibili alla dotazione finanziaria iniziale del Psr la Regione Liguria ha aggiunto ulteriori 670 mila euro.
Il vicepresidente con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana spiega: «Saranno oggetto di recupero, di studio e di conservazione più di 170 varietà legate alla storia e alla tradizione agroalimentare e floricola. Motore dell’iniziativa le imprese agricole della Liguria e ampi partenariati che coinvolgeranno a vario titolo Università e Istituti tecnici agrari, enti, associazioni e prestatori di servizi».
Sono in programma anche azioni dirette della Regione, come «l’organizzazione della Rete e della Banca dati regionale dell’agrobiodiversità della Liguria, la realizzazione dell’elenco degli agricoltori custodi della nostra regione e l’individuazione dei requisiti per il riconoscimento delle banche del germoplasma oltre alla ricerca di ulteriori varietà in via di estinzione per perseguire fattivamente la valorizzazione del nostro patrimonio agricolo e paesaggistico. Vi rientreranno ovviamente incontri informativi, di studio, di recupero e valorizzazione delle varietà vitivinicole e olivicole, ad esempio attraverso la gestione dei campi di conservazione».
Al momento tra le colture coinvolte si ricordano antiche varietà di basilico, il broccolo lavagnino o di Albenga, le patate, le melanzane e i cavoli dell’entroterra genovese, il cavolo Gaggetta, le cipolle di Pignone e di Zerli, il fagiolo bianco delle Alpi liguri, il pisello nero di L’Ago, i cereali antichi della Val di Vara e del genovesato, varietà storiche della produzione floricola (lavanda, margherita, garofano, ginestra, anemone, papavero, tulipano) e di frutta tra cui l’arancio Pernambucco e il chinotto di Savona, l’albicocca tigrata lavagnina e diverse varietà di susino, pesco, melo e fico.