Durante il consiglio comunale genovese di ieri l’assessore al Patrimonio Francesco Maresca ha risposto all’interpellanza presentata dal consigliere del Pd Alberto Pandolfo sull’acquisizione degli immobili nel Centro storico e a Sampierdarena «per conoscere in dettaglio dove sono dislocati questi immobili e quale sarà la gestione che garantirà la fruizione pubblica di ogni singola unità acquisita».
«In questi 6 mesi il Comune ha acquisito circa 14 immobili che derivano dalla partecipazione al Pnrr e al PINQuA; sono fondi che derivano dal Governo», ha spiegato Maresca.
«C’è stato un grande lavoro, anche della giunta precedente, per individuare questi immobili e utilizzarli per l’interesse generale, consentendo la rivitalizzazione sia del centro storico che di altre zone della città. Questi immobili hanno valore di 6 milioni 186 mila euro. Per quanto riguarda il centro storico si parla di due zone prevalenti: locale Vico dell’Olio, locale Vico Superiore Santa Sabina e Piazza Santa Sabina, che fanno parte di una progettualità importante perché in un’area strategica della città dal punto di vista universitario e turistico. Il progetto comprende la sistemazione di Piazza Santa Sabina e la sistemazione dei locali al piano terra localizzati in via Superiore Santa Sabina e in Vico dell’Olio, locali comunicanti atti a creare una piazzetta per creare attività ludiche, ricreative e sportive. Un altro locale molto interessante che fa parte del Piano Carruggi di cui è competente l’assessore Avvenente è il locale di Via San Bernardo, un contratto stipulato di 140 mila euro e il locale di Vico Vegetti sempre facenti parte di quell’area strategica vicino all’Università di Genova. Quartiere molto vissuto dagli studenti e quindi strategica».
«L’intervento sull’immobile di Vico Vegetti − ha illustrato Maresca − prevede una risistemazione dell’immobile per la riqualificazione dell’edificio storico grazie all’eliminazione parziale di alcuni volumi interni, stando alle norme della Sovraintendenza, al fine di realizzare una piazzetta multifunzionale, che andrà ad agevolare un percorso dei giovani e a creare quindi dei vani destinati al coworking e allo studio. Crediamo che quella zona sia adatta ai giovani e ai turisti. Su tutti questi locali ci può essere ovviamente una co-progettazione e delle integrazioni sia da parte del Consiglio comunale che municipale. Sarebbe molto importante. Per quanto riguarda l’edificio di Via Balbi, contratto da 1 milione 998 mila euro, sono previsti restauri e risanamenti per ricavare 23 alloggi per il social housing con servizi per il quartiere».
Passando alle acquisizioni di Sampierdarena «abbiamo acquistato un magazzino in Via Spataro per 272 mila euro anche in questo caso l’acquisto è finalizzato alla realizzazione di un intervento che prevede la demolizione dell’edificio esistente e la costruzione di un’autorimessa ad uso pubblico a piano strada, che il quartiere chiedeva. Poi c’è la riqualificazione del Palazzo Carpaneto di Piazza Montano e qua sarà necessario il contributo del Consiglio comunale e municipale perché sono previsti spazi per la cittadinanza. In questo senso l’obiettivo del Comune è ridisegnare il quartiere sul piano culturale sociale in modo innovativo. C’è poi Villa Lercari Sauli, contratto di 470 mila euro, con l’idea di un progetto mirato ai giovani per attività culturale e altri tre edifici in Via Felicita Noli e in via Sampierdarena che vanno incontro ad un’altra esigenza del quartiere: i parcheggi. Qui è prevista la realizzazione di uno spazio polifunzionale destinato al Mobility Hub».