Utile netto consolidato ordinario pari a 502,8 milioni, utile netto consolidato contabile a 1.449,0 milioni, proposta la distribuzione di un dividendo di 12 centesimi per azione. È quanto risulta dai risultati individuali della banca e consolidati di gruppo al 31 dicembre 2022, approvati oggi dal cda di Bper Banca.
Il margine di interesse (+21,3% a/a) e le commissioni nette (+18,3% a/a) confermano la forte crescita dei ricavi (+19,7% a/a). Nel 2022 le nuove erogazioni di prestiti raggiungono € 16,5 miliardi (+25,8% a/a). La qualità del credito è in forte miglioramento, con npe ratio lordo e netto rispettivamente al 3,2% e all’1,4% (vs. 4,9% e 2,0% di fine 2021). La posizione di capitale ha un cet 1 ratio fully phased proforma pari al 13,2% ben oltre il requisito srep (8,47%)-
L’amministratore delegato Piero Luigi Montani commenta: «Il 2022 è stato un anno particolarmente significativo per Bper Banca, costellato da importanti iniziative. In primis mi preme sottolineare il positivo completamento dell’integrazione di Banca Carige, operazione che ha visto la sua conclusione a fine novembre con l’atto di fusione e con la completa migrazione dei sistemi informativi. Questo ulteriore processo di consolidamento bancario ci ha permesso di incrementare significativamente i volumi di impieghi e raccolta in territori limitatamente presidiati e di rafforzare ulteriormente il nostro posizionamento competitivo su scala nazionale, grazie anche a un rilevante aumento del numero di clienti del 20% circa, dai 4,2 milioni precedenti ad oltre 5 milioni attuali. La crescita strutturale della redditività ordinaria, assieme al forte miglioramento della qualità degli attivi e al mantenimento di una solida posizione patrimoniale continuano a caratterizzare il nostro Gruppo Bancario. Vorrei inoltre ricordare che lo scorso giugno è stato presentato il nuovo Piano Industriale 2022-2025, la cui implementazione sta già portando significativi benefici in termini di razionalizzazione della struttura operativa e incremento della redditività. Tutto questo grazie al potenziamento delle nostre fabbriche prodotto attive negli ambiti strategici del gruppo e a un’accelerazione della digitalizzazione volta a migliorare la relazione con la clientela, al fine di rispondere alle nuove ed evolute esigenze. L’ulteriore progresso del processo di derisking ha consentito di proseguire nella riduzione dei non performing loan che ha portato l’npe ratio lordo al 3,2% dal 4,9% di fine 2021. La solida posizione patrimoniale ci permette di proporre un dividendo pari a 12 centesimi di euro per azione, doppio rispetto allo scorso anno»