Il governo si rende garante del percorso di rafforzamento patrimoniale e finanziario, che include la ricapitalizzazione di Ansaldo Energia da parte di Cdp Equity.
È quanto scritto, nero su bianco, nel verbale dell’incontro convocato dal ministero dell’Imprese e del Made in Italy, sul futuro di Ansaldo Energia, dopo l’annuncio delle dimissioni da parte dell’amministratore delegato, Giuseppe Marino.
Lo riporta l’Agenzia Dire.
All’incontro, oltre alla sottosegretaria Fausta Bergamotto, hanno partecipato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, rappresentanti dell’azienda, di Cdp Equity e delle segreterie nazionali e territoriali di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil, Cgil e Cisl. Per la finalizzazione dell’accordo, si legge nel verbale, sarà necessario attendere i cosiddetti “tempi tecnici” considerando che è necessaria l’adesione dei creditori finanziari.
“Il governo − si legge nel verbale − si rende garante del percorso delineato che supporta e sostiene monitorandone ‘l’avanzamento attraverso il mantenimento del tavolo con le parti sociali presso il Mimit”.
Nel corso del vertice, a cui ha partecipato in videoconferenza assieme all’assessore al Lavoro, Augusto Sartori, il presidente Toti ha ringraziato il governo «per la solerzia con cui ha convocato questo incontro, anche dopo l’interlocuzione avuta con il ministro Urso la scorsa settimana. Già in sé questo è un segnale di attenzione verso un’azienda strategica sotto molti aspetti nella filiera industriale nazionale. I tempi non sta a noi dettarli, ma sarà certamente entro le prossime settimane: aspettiamo che tutto si compia».
Il governatore, infine, ha sottolineato che sul nuovo piano industriale «sarà necessario riattivare un pezzo di dialogo tra i sindacati e la nuova governance che verrà nominata e per cui le selezioni sono in corso. Si tratta di temi che, in un’economia di mercato, riguardano le politiche industriali e per questo non riguardano gli enti locali e neppure il governo, se non sotto il profilo della vigilanza. Si tratta di temi che riguardano il cda dell’azienda e il nuovo amministratore delegato, non appena verrà nominato: le strategie di aggressione dei mercati, l’innovazione di processo e di prodotto riguardano le relazioni industriali interne all’azienda che sono di stretta competenza di chi la guida».
“Come Fim Cisl monitoreremo questo percorso affinchè vengano rispettati tutti gli impegni – si legge nella nota dopo l’incontro a cui hanno partecipato il segretario nazionale della Valerio D’Alò, il segretario generale Liguria Christian Venzano e da una rappresentanza della rsu Andrea Capogreco e Raffaele Casella − l’incontro al ministero finalmente ha chiarito la posizione del governo rispetto al futuro di Ansaldo Energia ed è stato deciso che ci sarà un tavolo permanente al ministero per discutere del piano industriale e delle commesse legate alla transizione. Abbiamo anche ribadito che in questa situazione che si è venuta a creare i lavoratori non devono pagare in nessun modo le inefficienze di altri, e abbiamo evidenziato che ci auspichiamo che il prossimo amministratore delegato sia di provenienza industriale e del settore e non provenga dal mondo finanziario”.
La Fiom Genova e la rsu Fiom Aen commentano: “Le certezze che chiedevamo da sei mesi riguardo la ricapitalizzazione di Ansaldo Energia sono finalmente arrivate e messe per la prima volta nero su bianco. Questa vittoria è stata ottenuta dalla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di Ansaldo Energia insieme a tutta la città di Genova. Carichi di lavoro e piano industriale saranno i prossimi impegni da affrontare tutti insieme”.