«Secondo le ultime previsioni non più del 40% delle opere inserite nel Pnrr potranno essere completate entro il 2026, e per molte si prospetta addirittura l’impossibilità anche solo di aprire i cantieri». A ricordarlo è Ance Savona che, attraverso il suo presidente Massimo Baccino, lancia la sua sfida “concentriamoci sul possibile” e mette sul tavolo le opere, e alcune non risultato a oggi inserite nel Pnrr, che hanno due requisiti: da un lato, possono effettivamente essere completate entro i tempi previsti dall’Unione europea per l’esecuzione delle opere del Pnrr; dall’altro, hanno una valenza strategica per il funzionamento del porto, nonché dell’intero sistema logistico che, attorno alle attività portuali, si è sviluppato.
«Dobbiamo uscire dal libro dei sogni – afferma Baccino – rimboccarci le maniche e lavorare subito nei cantieri delle opere che possono essere realizzate. Le nostre imprese sono pronte».
Se il territorio avrà progettualità pronte, le risorse non spese e liberate potranno essere riassegnate su altre attività e per questo le opere che Ance Savona sottopone all’attenzione del governo regionale e di quello nazionale riguardano:
- Misure di accesso al porto di Savona e Vado Ligure e digitalizzazione degli accessi attraverso pre-gate in un sistema di aree buffer (esiste uno studio della Camera di Commercio).
- Raccordo Aurelia bis secondo lotto con casello di Savona.
- Nuovo casello di Albisola Superiore e collegamento all’Aurelia bis primo lotto.
- Ammodernamento della tratta A6 tra Savona e Altare.