«Stare dentro il nostro tempo», l’invito contenuto nel messaggio di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella è il titolo scelto dalla Compagnia delle Opere Liguria come titolo sia per l’intero percorso associativo 2023 sia per la sua presentazione, che si è svolta ieri sera nella sede genovese di via Nino Ronco.
Per stare dentro il nostro tempo, ha spiegato Mattarella, occorre «cambiare lo sguardo con cui interpretiamo la realtà. Dobbiamo imparare a leggere il presente con gli occhi di domani». «E noi, nonostante le difficoltà esterne – ha annunciato Benedetto Lonato, presidente della CdO Liguria, alla presentazione del percorso associativo – vogliamo continuare a ragionare e lavorare insieme. È possibile, con le nostre forze e senza tradire la nostra natura, costruire qualcosa che abbia valore per noi e per gli altri. In questo senso va interpretato il richiamo di Mattarella. Questo richiede un lavoro continuo, faticoso ma necessario».
Il calendario degli eventi del 2023 della CdO Liguria è fitto di appuntamenti (vedi qui) che riguardano diverse filiere produttive e propongono incontri, servizi e percorsi formativi. Il filo rosso che unisce questi eventi risulta evidente nell’intervento di Marco Bentivogli, coordinatore nazionale di Base Italia, già segretario generale della Fim Cisl, all’evento organizzato dalla CdO Liguria a Chaivari il 18 novembre scorso: «Il lavoro deve essere sempre più il lavoro ben fatto con gli altri, la dimensione collettiva del lavoro va recuperata… Ricostruire, ritrovare modalità per rimettere insieme le persone … dentro la propria comunità aziendale … Bisogna sempre più inserire un ingrediente nuovo: la dimensione della cura, cioè custodire la propria umanità al lavoro, custodire l’insieme delle persone che rappresentano uno spazio di lavoro».
L’assessore regionale alle Politiche sociali Giacomo Giampedrone ha presentato i Por (Programmi Operativi Regionali) 2021-2027: Fesr (Fondo Europeo Sviluppo Regionale) per le aziende e Fse (Fondo Sociale Europeo) per il Terzo Settore. Per chi amministra la cosa pubblica «Stare dentro al nostro tempo, oggi, comporta una responsabilità enorme – ha detto Giampedrone –. Occorre coraggio per affrontare le sfide che il nostro tempo ci pone. Per un’istituzione vuol dire ridurre le disuguaglianze, innovare, collegare il mondo del lavoro con i bisogni delle persone. La coprogettazione ha ancora tanto da dare, bisogna partire dai bisogni raccolti nei territori. La cifra che mettiamo in campo è importante: nel programma della Regione Liguria per i fondi strutturali europei su 430 milioni ben 130 milioni vanno all’inclusione sociale. Ma ancora più importante è sapere raccogliere le richieste dei territori».
Andrea Pagnin, Head of Innovation and Development Office dell’Istituto Italiano di Tecnologia ha presentato l’ecosistema dell’innovazione Raise (Robotics and AI for Socio-economic Empowerment), progettato da Iit, Cnr e Università di Genova, che ne è stata ufficialmente proponente, con la regia e il supporto della Regione Liguria. Il progetto è stato selezionato tra gli 11 ecosistemi dell’innovazione nazionali dal Ministero dell’Università e della Ricerca, nell’ambito del Pnrr, e accederà alle fasi negoziali e attuative dei progetti proposti. Raise ha l’obiettivo di assumere un ruolo di riferimento nell’area di specializzazione delineata (Robotica e IA) a livello nazionale e internazionale mediante le competenze già presenti e consolidate sul territorio ligure e prevede un budget di 120 milioni di euro a valere sulle risorse previste per il Pnrr. Oltre il 50 % dei fondi ricevuti saranno dedicati alle imprese attraverso bandi a cascata o progetti specifici di technology transfer per la realizzazione dell’ecosistema. Un grande opportunità per le pmi che sapranno «leggere il presente con gli occhi di domani».