Si chiama “Fondazione San Lorenzo Impresa Sociale” ed è il nuovo organismo dell’Arcidiocesi di Genova che ha come scopo primario quello di occuparsi della custodia, della valorizzazione e della pubblica fruizione del patrimonio artistico e storico dell’arcidiocesi.
Il patrimonio culturale religioso conservato nel territorio dell’Arcidiocesi di Genova rappresenta un documento aperto alla lettura della storia di una città e del suo entroterra unico e talmente variegato da conoscere pochi esempi paragonabili. Chiese, conventi, monasteri, oratori, istituzioni ecclesiastiche sono testimoni di una storia fatta di carità, di fede e di orgoglio culturale che esige una idonea conservazione e una particolare valorizzazione, specialmente in un territorio così ampio e variegato, compreso tra Arenzano e Camogli, allungato fino all’entroterra di Vobbia e nell’Oltregiogo nel territorio piemontese di Gavi.
Ovviamente, negli anni, diversi sono stati i lavori di schedatura e catalogazione grazie a software messi a disposizione dalla Cei che prevedono la messa in rete nel circuito dei beni ecclesiastici nazionali dell’intero patrimonio storico artistico, documentale e librario sottoposto alla tutela del vescovo diocesano; l’Arcidiocesi di Genova da anni lavora in questo senso, facendo anche tesoro dei fondi stanziati dall’8X1000 della Conferenza Episcopale.
Nel documento del 1992 I Beni Culturali della Chiesa in Italia. Orientamenti, i vescovi italiani avevano ribadito con forza e determinazione il valore primario dei beni culturali di pertinenza religiosa, individuandone il principale scopo nell’attività pastorale e caritativa. Questo permette di ampliare la visione del bene conservato oltre la tutela materiale, per amplificarla e caricarla di sentimenti di fede e religiosità.
Fondazione San Lorenzo si propone anche di attivare progetti culturali in modo professionale, per ottenere quei sostegni economici che, più che dallo Stato o dalla Chiesa, possono derivare dalla Comunità europea e da attori privati.
I compiti della Fondazione saranno ampi, rientrando nel suo Statuto la formazione culturale dei giovani, con particolare attenzione alle fasce deboli della società e all’inserimento nel circuito lavorativo di persone non autosufficienti attraverso iniziative che generino ricadute occupazionali ed economiche. Un importante tassello nella crescita e nella promozione valoriale del nostro patrimonio culturale.
Il raggio di azione della Fondazione San Lorenzo è stato pensato perché possa essere di supporto per attività divenute ormai essenziali nel prevenire la dispersione della nostra storia documentale. Il futuro di questa neonata Fondazione è costituito da tante sfide, da molti progetti ma anche da persone che in essi credono: perché sappiamo bene che senza conoscere il nostro passato avremo davanti un futuro ancora più nebuloso e incerto.