Laura Andrei è stata confermata nel ruolo di segretaria generale della sigla sindacale Filt Cgil Liguria.
L’assemblea generale l’ha nominata nel tardo pomeriggio di ieri, durante il Congresso regionale della Federazione italiana lavoratori trasporti, tenutosi presso l’hotel Mercure a Genova.
Classe ’72, diplomata al liceo linguistico, tre figli, Andrei dal 1993 al 1997 lavora in qualità di impiegata in una società di forniture di bordo. Nel 1997 viene assunta in FS (Trenitalia) con la mansione di capotreno e successivamente sarà eletta nella rsu. Da subito si iscrive alla Filt Cgil e presto entra a far parte del comitato direttivo della Filt provinciale e della Camera del Lavoro Metropolitana di Genova.
Nel 2011 viene distaccata dal sindacato presso la Filt Cgil di Genova Principe dove oltre alla contrattazione segue le principali problematiche del comparto; nel febbraio 2012 è stata nominata responsabile delle attività ferroviarie.
Dal luglio 2013 è nella segreteria provinciale Filt Cgil, dal 2014 in segreteria regionale. Da marzo 2015 fino a settembre 2017 ha lavorato presso il dipartimento mobilità della Filt nazionale.
A novembre 2017 rientra a Genova nella segreteria regionale con la delega alle attività ferroviarie; l’8 novembre 2018 viene eletta segretaria generale della Filt Liguria, carica che ieri le è stata confermata.
«La categoria che rappresento è formata da molti settori che concorrono a garantire il diritto alla mobilità nel nostro Paese. Purtroppo le risorse economiche e gli organici a disposizione del comparto non sono all’altezza di un settore così strategico – ha dichiarato Andrei a margine della sua elezione − Quello che ci prefiggiamo con il nostro Congresso è di far partecipare la Filt alla discussione di sistema che riguarda l’elaborazione delle proposte e la realizzazione concreta delle azioni necessarie a costruire le prospettive future di questo territorio, tenendo conto del contesto nel quale ci muoviamo, con l’ambizione di contribuire a gettare le basi per uno sviluppo più equo, un lavoro più dignitoso, una più efficace partecipazione del sindacato alle scelte strategiche di questa regione».