Bilancio positivo per gli agriturismi liguri e savonesi aperti durante le festività natalizie: a Capodanno tutto esaurito per i cenoni nel segno dei prodotti di qualità e del territorio, che premiano le eccellenze enogastronomiche locali.
Negli afflussi turistici del savonese, fa sapere la Confederazione italiana agricoltori di Savona, ha indubbiamente inciso il forte ritorno della montagna e delle località sciistiche, anche se l’entroterra resta una delle mete gettonate da turisti e visitatori che hanno trascorso un soggiorno di vacanza.
«Il buon andamento del settore in queste festività natalizie non deve trarre in inganno, non solo perché non tutte le strutture agrituristiche sono state aperte, ma anche per i fattori di crisi legati al caro bollette e all’aumento generalizzato dei prezzi», afferma Davide Moirano, responsabile Turismo Verde Cia Savona.
«I rincari e l’aumento dei costi gestionali porteranno molti a tenere chiuso passata l’Epifania, con l’arrivo della bassa stagione che non fornisce adeguate garanzie agli operatori turistici − spiega −. Tuttavia la qualità dell’offerta turistica, i servizi e i prodotti di qualità del nostro territorio, affiancati alla riscoperta dei borghi e delle aree rurali si confermano tendenze significative nelle scelte di destinazione, premiando un contesto familiare che offre esperienze per tutte le età, a contatto con la natura e il mondo agricolo, le tradizioni locali portate a tavola in piatti tipici e specialità enogastronomiche».
«Nel 2023 − aggiunge Moirano − auspichiamo misure concrete e immediate di sostegno o ristoro per il settore, ma anche per valorizzare gli agriturismi in un piano di reale rilancio del Paese a trazione agricola e turistica, penso allo sviluppo del settore outdoor e di un’effettiva destagionalizzazione del nostro turismo».
«Il savonese e la Liguria hanno grandi potenzialità e possiamo sfruttare anche i numerosi ponti previsti nel nuovo anno», conclude Moirano.