«Via libera a 480 mila euro regionali per la ristrutturazione edilizia di otto beni immobili confiscati alla criminalità organizzata in Liguria». Ad annunciarlo è l’assessore regionale alla Sicurezza Andrea Benveduti, proponente del bando regionale che ha generato a ottobre scorso l’interesse dei Comuni di Genova, La Spezia, Spotorno, Arcola, Pietra Ligure e Serra Riccò.
«Un risultato importante che genererà 696 mila euro di investimenti sul territorio e che premia l’attenzione regionale nella promozione di soluzioni che possano da un lato favorire la cultura della legalità e dall’altro contrastare situazioni di degrado sociale e urbano – sottolinea Benveduti – Con questo incentivo accompagniamo i comuni interessati al recupero urbanistico ed edilizio di questi beni immobili, con un contributo a fondo perduto che raggiunge in alcuni casi anche l’80% delle spese ammissibili”.
Due i progetti a Genova: uno nel quartiere del Lagaccio e uno nel centro storico, dove sorgeranno due alloggi gestiti dall’Ufficio Emergenza Abitativa del Comune e che verranno assegnati a rotazione a famiglie sfrattate con presenza di minori, anziani, invalidi, anche in co-housing.
Anche alla Spezia due programmi di recupero edilizio: un’unità immobiliare in piazza Chiodo, attualmente destinata ad uso commerciale, verrà adibita a Centro polivalente per l’ospitalità e l’accoglienza turistica; mentre un immobile in viale Mazzini verrà riqualificato quale spazio di co-working per i giovani.
A Spotorno, all’interno dell’ex Hotel Roma sorgeranno sale prove musicali, sale di ascolto musicale, aule didattiche, scuola di musica e laboratori. Mentre nel Complesso Mattarella di Arcola verrà realizzato un impianto fotovoltaico che costituirà il primo nucleo di una comunità energetica rinnovabile (Cer), con l’obiettivo di produrre, consumare e condividere energia da fonti rinnovabili.
A Pietra Ligure verranno realizzati, in un immobile di piazza della Vittoria, progetti di reinserimento sociale, con un’attenzione particolare all’emergenza abitativa di persone in situazioni di fragilità e marginalità sociale. Invece, a Serra Riccò verranno realizzati pannelli fotovoltaici a copertura di una villetta destinata a centro di assistenza umanitaria per l’accoglienza di persone senza fissa dimora e profughi ucraini.