Borse europee incerte di fronte al dato sull’inflazione Usa di novembre, scesa rispetto a ottobre ma meno delle attese. Londra ha chiuso, in anticipo rispetto alle altre in attesa delle festività natalizie, con un aumento dello 0,05%, Parigi segna -0,2%, Francoforte +0,2%, Madrid -0,04%, Milano +0,27%. Moderato aumento dello spread Btp/Bund a 210 punti (variazione +0,32%, rendimento Btp 10 anni +4,49%, rendimento Bund 10 anni +2,38%)
A Piazza Affari Leonardo (+2,05%) è stato beneficiato dal nuovo contratto ottenuto in Canada. Bene anche Iveco (+1,98%), Telecom (+2,39%) e Tenaris (+1,78%), in coda Stm (-0,78%) seguito da Ferrari (-0,75%). In rialzo Banco Bpm (+0,18%), che ha siglato la nuova partnership nella bancassicurazione Danni con il Crédit Agricole.
Sul mercato valutario, l’euro risale a 1,0622 dollari(da 1,0590 ieri). Euro/yen a 141,01 (140,15 ieri sera), dollaro/yen a 132,77 (132,10). La divisa asiatica ha perso terreno dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione del Giappone a novembre che, pur avendo segnato un record rispetto al 1981, è stata inferiore alle previsioni.
Petrolio ancora in netto rialzo: il Brent per febbraio sale del 2,94% a 83,36 dollari al barile, mentre la stessa scadenza del Wti è scambiata a 79,68 dollari (+2,83%). Prosegue la caduta del prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam, ai livelli delle settimane precedenti all’invasione russa dell’Ucraina: -10% a 82,7 euro al megawattora.