«Esprimiamo apprezzamento e condivisione per quelle che all’interno del documento vengono definite le linee guida chiave, ovvero il concentrarsi sulle attività di costruzione navale orientandosi sempre più verso quello che appare come il più probabile futuro, ovvero la nave digitale a impatto zero», spiegano in una nota il segretario generale Fim Cisl Liguria Christian Venzano e Fabio Carbonaro, segretario regionale Fim Cisl Liguria e coordinatore per la Liguria di Fincantieri commentando il piano industriale di Fincantieri.
«Positiva è la volontà di rafforzare i cantieri italiani, ricordiamo che la Liguria è una regione strategica con tutto il comparto militare sul territorio, cantieri di Riva Trigoso e Muggiano oltre la direzioni navi militari di Genova, una delle due sedi di Orizzonte Sistemi Navali crocevia dell’integrazione sulle navi militari e il cantiere di Sestri Ponente interessato da un grande investimento come il “ribaltamento a mare”, a cui manca da approvare l’ultima importantissima fase per concludere l’opera», affermano.
Guardando i numeri, attendendo ovviamente l’approvazione del bilancio per l’anno in corso, la Fim Cisl saluta con ottimismo l’analisi che vede «la piena ripresa delle attività dopo il Covid che ha fortemente penalizzato il settore cruise auspicando che il previsto 6% di aumento da qui al 2030 si realizzi. Si prevedono aumento passeggeri e incremento flotte navali anche attraverso la transizione green. Positivo è anche lo sguardo rivolto ai mercati esteri ed ai settori oil and gas, offshore. Bene poi il lavoro che si intende fare su elettronica e meccatronica e tutto il pacchetto di servizi post vendita. Un quadro che se si realizzasse vedrebbe di nuovo in utile netto il gruppo nel 2025 con 8,8 mld di ricavi e una crescita aziendale stimata di circa 10 mld euro nel 2027. Anche i dati per la difesa vedono un forte trend di crescita cresciuta dell’1,6% dal 2014 al 2022 ed in previsione di crescere di un ulteriore 1,8% tra 2023 e 2027. Il 22 dicembre è previsto un incontro con l’azienda che attendiamo per avere ulteriori delucidazioni anche sulle ricadute positive dal punto di vista occupazionale».