È stato firmato ieri, nella sede della prefettura di Genova, il protocollo d’intesa per la realizzazione della Gronda. Il documento è stato sottoscritto dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile Matteo Salvini, il presidente della Regione Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar ligure occidentale Paolo Emilio Signorini e l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi.
Con questo accordo le parti si impegnano a coordinarsi, ognuna per propria competenza, nella realizzazione dell’adeguamento del sistema A7-A10-A12 del nodo stradale e autostradale di Genova. In particolare, sono richiamati come obiettivi strategici l’efficientamento dei collegamenti infrastrutturali e la sostenibilità ambientale dell’opera.
«Oggi ribadiamo, come istituzioni del territorio, che per noi la Gronda è un’opera fondamentale e che deve partire quanto prima − ha dichiarato Toti − Mi auguro che il nuovo Governo cambi davvero passo rispetto a quanto successo fino a oggi. Il fatto che il ministro Salvini sia qui è sicuramente di buon auspicio. Non si può non notare che in questa stessa prefettura affrontammo i giorni terribili dopo il crollo del ponte Morandi e fu scritto il primo decreto che portò a Genova un pezzo di quello che sarebbe stato il suo futuro. Allora è partito un percorso di riscatto che ha fatto di Genova, nel suo momento più difficile, la città che oggi rappresenta per l’Italia l’idea che questo Paese vuole veramente modernizzarsi».
«Genova è a un bivio fondamentale per la costruzione del proprio futuro − ha commentato il sindaco Bucci −. Sta finalmente per abbandonare l’isolamento infrastrutturale che negli ultimi 30 anni ne ha dimensionato le aspettative e la crescita: con il Terzo Valico, il Nodo di Genova e la nuova diga foranea oggi riusciamo a parlare concretamente anche di Gronda. Un impegno importante che il nuovo governo si è assunto e sul quale il Comune di Genova si è preso impegni precisi per cercare di accelerare i cantieri e mitigare l’impatto che questi avranno su una buona porzione della città. Stiamo disegnando la città dei nostri figli e dei figli dei nostri figli, un grande centro logistico, turistico e dell’alta tecnologia nevralgico per l’Italia e per l’Europa».
Nello specifico il protocollo definisce: il miglioramento e l’adeguamento dei collegamenti nel territorio; la riorganizzazione e ottimizzazione del sistema di trasporto e viabilità; l’individuazione di sistemi di mobilità alternativa; le innovazioni tecnologiche e gestionali per la mobilità; la tutela dell’ambiente, con particolare riguardo alla riduzione delle emissioni aeriformi e dell’inquinamento acustico, nell’ottica di comprendere tra le priorità la tutela della salute e la qualità della vita; la salvaguardia e la valorizzazione del paesaggio.
I firmatari del protocollo, inoltre, garantiscono la più ampia collaborazione per una rapida realizzazione dell’opera, con impegni reciproci. Gli enti territoriali coinvolti garantiscono la loro collaborazione nell’esecuzione dei lavori. In particolare: ottenimento tempestivo degli atti autorizzatori necessari per la realizzazione delle opere, costituzione di tavoli tecnici per addivenire a soluzioni tempestive in caso di imprevisti, risoluzione delle interferenze per le aree e le opere.
Il Comune di Genova, nello specifico, si adopererà tempestivamente per la liberazione delle aree ancora occupate nonché per la gestione dei rapporti con le delegazioni e comitati locali.
Regione e Comune si impegnano a fornire la massima collaborazione per la corretta attuazione del piano di utilizzo delle terre e rocce provenienti dagli scavi per quanto di rispettiva competenza, anche attraverso la partecipazione all’osservatorio ambientale. I sottoscrittori si impegnano, inoltre, a collaborare fattivamente aduna rapida risoluzione di tutte le problematiche o criticità di qualsiasi tipologia che dovessero insorgere nel corso della realizzazione dell’opera.
«Mettere in fila tutti i progetti che riguardano questa città − ha dichiarato il governatore ligure − dà l’idea del lavoro che è stato fatto qui, e basta vedere la mappa della Gronda per capire quanto sarà utile per la città di Genova: è un progetto che chiude il cerchio, assieme al Terzo Valico, al passante, ai binari in porto, per rendere Genova di colpo una città che da qui a 5 anni sarà probabilmente 10 anni avanti a tutte le concorrenti nel Mediterraneo».