“Questa settimana rappresenta per migliaia di persone e famiglie un grande cambio di vita, una vera e propria svolta della propria esistenza. Si tratta di un momento atteso da tanto e da tutti i soggetti coinvolti, ma ciò non toglie che abbia comportato e stia comportando grandi difficoltà, imponendo sacrifici significativi. Le disfunzioni verificatesi nel fine settimana e in questa prima giornata di operatività al pubblico ne sono segni tangibili. È però importante comprendere che non finisce qui il periodo di difficoltà: è verosimile e ragionevole aspettarsi che continui”. È quanto si legge in una nota di Carlo Gallinotti, coordinatore nazionale Carige Fisac Cgil.
“Ed è per questa ragione che è fondamentale – precisa la nota – mm Bper si faccia integralmente carico di tutte le misure necessarie per arginare questa fase di straordinaria complessità, così come di tutte le eventuali responsabilità che ne dovessero discendere. Al tempo stesso, questa svolta epocale, come definita da alcuni, può essere affrontata solo con sforzi altrettanto epocali sia in termini di organizzazione del lavoro, che di formazione e, soprattutto, di assunzioni. Gli organici attuali, lo vogliamo dire con forza come Fisac Cgil, non sono adeguati. È giusto anche sensibilizzare clienti, utenti e cittadini: i riflessi e le ricadute a livello di servizio che stanno subendo, sono l’altra faccia della stessa medaglia che investe e incide anche sulla vita e sulla quotidianità di lavoratrici e lavoratori”.
Secondo Gallinotti, inoltre, “Maggior attenzione poi deve essere riservata a quelle filiali che da qui a pochi mesi verranno cedute al Banco Desio: per queste realtà i problemi che stiamo denunciando assumono dimensioni ancora più grandi e considerevoli. Fin dalla primavera scorsa, la nostra Organizzazione ha voluto esprimere la propria soddisfazione per le prospettive industriali rappresentate dal Gruppo emiliano ma, contestualmente, ha indicato da principio quali potenziali problemi avrebbero potuto realizzarsi: dal diverso modello organizzativo delle filiali al possibile venir meno della funzione ricoperta da Carige rispetto al supporto all’economia del territorio, passando dalla riduzione se non della scomparsa di un centro direzionale a Genova”.
“Ora – conclude la nota – firmato l’accordo dello scorso 5 novembre, è il momento di ottenere il miglior accordo possibile per tutte le persone che nei primi mesi del 2023 non faranno parte del futuro di Bper e di affrontare tutti i temi da cui dipendono la qualità della vita delle persone che lavorano in banca e del servizio offerto a clienti e cittadini”.