È stato lanciato come sperimentale ma nella prospettiva di diventare permanente MET26, abbonamento per i giovani per tutta la rete della “grande Amt” che consente di spostarsi su tutta la rete dell’area urbana e provinciale dell’azienda di trasporto pubblico genovese. Presentato questa mattina, MET26 ha obiettivi che vanno oltre l’ambito commerciale: Amt e l’amministrazione intendono consolidare la visione di una Città metropolitana come un tutto unico senza fratture tra capoluogo, entroterra e riviere, e quindi favorire la mobilità dei giovani non solo dalle aree interne e rivierasche verso il centro ma anche nella direzione contraria, per attività del tempo libero. Si punta inoltre a sostenere gli studenti che non vivono nel capoluogo e intendono frequentare scuole nel centrocittà e, infine, ad aiutare le famiglie.
Pensato per una clientela under 26, il nuovo abbonamento annuale, in questa fase sperimentale acquistabile fino al 30 giugno 2023, costa 300 euro e consente di viaggiare sull’intera rete Amt, comprese Navebus e Ferrovia Genova Casella (Volabus escluso).
MET26 è un annuale dematerializzato, caratteristica che lo rende estremamente comodo e flessibile: può essere caricato direttamente sul proprio smartphone, così da averlo sempre con sé, oppure sulla card CityPass. In caso di prima emissione, è possibile scegliere il giorno di partenza dell’abbonamento entro 120 giorni dalla data di acquisto. In caso di rinnovo, la decorrenza sarà il giorno successivo alla scadenza dell’attuale titolo di viaggio. MET26 è inoltre vantaggioso e intermodale: consente un reale risparmio per l’utilizzo frequente del trasporto pubblico, su tutta la rete Amt, da Levanto a Varazze, passando per il capoluogo ligure e l’entroterra, cambiando mezzo con la massima semplicità.
«Sono molto orgoglioso della realizzazione del progetto MET26 – dichiara Claudio Garbarino, consigliere della Città Metropolitana di Genova – stiamo procedendo a una vera integrazione tra il servizio extraurbano e urbano in quella che è una azienda unica, con una soluzione per i più giovani nata anche grazie a uno studio congiunto affrontato con gli amministratori comunali del territorio. Si tratta di un esempio reale di visione metropolitana, in cui i collegamenti dell’entroterra e delle riviere si uniscono a quelli del capoluogo mediante un unico titolo di viaggio annuale dematerializzato, agevolando così non solo gli studenti, ma fornendo, grazie al risparmio effettivo, un aiuto economico vero e concreto alle famiglie».
«Il progetto – spiega l’assessore alla Mobilità del Comune di Genova Matteo Campora – è un ulteriore importante tassello nel più ampio disegno di incentivare sempre più i genovesi nell’utilizzo dei mezzi pubblici, lasciando i propri mezzi a casa per gli spostamenti del quotidiano e sempre più del tempo libero. Essere partiti dai giovani per un progetto di integrazione tariffaria con caratteristiche smart è stata una scelta che pensiamo sia vincente, perché si rivolge a quelle nuove generazioni sempre più rivolte a forme di mobilità sostenibile, con una tariffa flat, che dà un ampio accesso al servizio su un’area metropolitana molto vasta, dalla costa all’entroterra, compresa la città di Genova, con un solo abbonamento, che punta sull’intermodalità ad ampio raggio».
Marco Beltrami, presidente di Amt, dichiara: «L’integrazione tariffaria è uno degli elementi fondamentali della costruzione della “grande” Amt, un’unica azienda che gestisce bacino urbano e metropolitano. Abbiamo finora lavorato su tanti fronti e credo di poter dire che il progetto di integrazione è stato un successo. Gli incontri che stiamo avendo sul territorio ci confortano su quanto fatto e ci forniscono ulteriori stimoli. Il tema dell’integrazione tariffaria e delle sue prospettive ci è noto e intendiamo affrontarlo nel quadro dell’equilibrio economico aziendale e delle politiche di indirizzo e supporto degli enti locali. Questo abbonamento giovani è una prima iniziativa forte, su cui abbiamo lavorato parecchio, e va a coprire una esigenza specifica, molto sentita; confidiamo in una risposta commerciale altrettanto forte che riconosca il valore proposto».
L’obiettivo, ha precisato Beltrami, è arrivare a 2.500 MET26.
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