«Le preclusioni non ci sono nei confronti di nulla ma non sono le priorità. La nostra priorità ora è consolidare l’integrazione». Lo ha detto l’ad di Bper, Piero Luigi Montani, al termine dell’assemblea degli azionisti della banca, rispondendo alle domande dei giornalisti sull’eventuale interesse di Bper per il risiko bancario in atto e circa un eventuale interesse della banca modenese per Mps.
«Noi andiamo avanti con uno sguardo un po’ strabico – ha aggiunto – con un occhio guardiamo verso la fine della strada, con l’altro guardiamo la punta delle scarpe. Ma ora le nostre priorità sono quelle di sistemare quello che abbiamo in casa oggi, è questa l’unica vera priorità che vogliamo avere. Tutto il resto al momento non ci interessa. Tutto il resto è qualcosa che quando verrà, se verrà, lo vedremo poi».
«Dobbiamo pensare al lavoro da fare, con le ultime operazioni – ha precisato Montani – in questa banca entrano 8.400 persone e avremo 5 milioni di clienti, bisogna mettere a posto le cose da fare, dovremo lavorare sulla qualità dei servizi, e per consolidare tutto il lavoro che abbiamo fatto in questo periodo, un lavoro che sta impegnano tutti i colleghi e sta creando un buon clima. Mi piace il clima che si sta creaando, quando vado a Genova respiro un clima buono dentro e fuori la banca».
Anche con i sindacati, ha confermato l’ad di Bper, i rapporti sono buoni e vanno oltre l’accordo, raggiunto questa notte sul premio di 250 euro ai dipendenti: «con i sindacati abbiamo lo stesso obiettivo, anche se lo vediamo da due parti diverse»
L’integrazione tra Carige e il gruppo, secondo Montani, non presenta particolari difficoltà. «Per prima cosa – ha detto – c’è da incorporare l’area ligure, evidentemente qualche accorpamento ci dovrà pur essere ma la priorità assoluta adesso è incorporare i colleghi di Carige in questa che notoriamente è una banca inclusiva, poi qualche piccolo aggiustamento ci dovrà pur essere, però non cose stravolgenti, i tratta di misure programmate per efficientare al meglio il lavoro».