Nella settimana 19-25 ottobre il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva una diminuzione di nuovi casi rispetto alla settimana precedente (236.023 vs 275.628) e un lieve aumento dei decessi (559 vs 544). Calano i casi attualmente positivi (499.999 vs 543.207) e le persone in isolamento domiciliare (492.661 vs 535.960); sostanzialmente stabili i ricoveri con sintomi (7.106 vs 6.993), in lieve calo le terapie intensive (232 vs 254).
«Per la seconda settimana consecutiva – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si registra un calo dei nuovi casi settimanali (-14,4%): da oltre 275 mila della scorsa settimana scendono a quota 236 mila, con una media mobile a 7 giorni di quasi 34 mila casi al giorno. Ad esclusione della Sicilia (+3,3%), il calo dei nuovi casi riguarda tutte le Regioni».
Per quanto riguarda la Liguria migliorano i parametri legati all’incidenza: gli attualmente positivi ogni 100.000 abitanti sono 591 con una diminuzione del 16% rispetto alla settimana precedente. Peggiorano invece gli indicatori dei posti letto: sale al 15,5% la percentuale di posti letto in area medica occupati da pazienti covid, al 4,6% quella dei pazienti covid nei reparti di terapia intensiva.
Prosegue anche la campagna di vaccinazione. Nella nostra regione il tasso di copertura vaccinale di quarte dosi è al 24,6% contro il 21,4% di media nazionale. La popolazione ligure che non ha ricevuto la terza dose è al 13,5% a cui si aggiunge il 3,1% di guariti da meno di 120 giorni. Il tasso di persone over 5 che non si sono mai vaccinati è all’11,5% a cui si aggiunge l’1,2% di guariti da meno di 180 giorni. Sotto la media nazionale il tasso di copertura vaccinale nella fascia 5-11 anni: in Liguria la percentuale di chi ha ricevuto il ciclo completo al 27,3%.
Nuove varianti. Lo scorso 21 ottobre l’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) ha pubblicato un report sulla nuova sub-variante Omicron BQ.1, ribattezzata “Cerberus“, segnalando un’aumentata circolazione di questa variante in vari paesi europei: Francia (19%), Belgio (9%), Irlanda (7%), Paesi Bassi (6%) e Italia (5%).
Secondo le previsioni BQ1 e il suo sotto-lignaggio BQ1.1 diventeranno la variante dominante tra metà novembre e inizio dicembre 2022, con verosimile aumento dei casi nelle prossime settimane o mesi.
In base agli studi disponibili BQ.1 ha una rilevante capacità di sfuggire alla risposta immunitaria, indotta sia da vaccinazione che da infezione naturale. Al momento non ci sono evidenze che questa variante sia associata a una maggiore gravità dell’infezione rispetto ad Omicron BA.4/BA.5.