Aumentano i casi di positività al Covid e la Regione Liguria riattiva il cosiddetto piano “Preparedness” che prevede il graduale aumento di offerta di posti letto Covid, sia per l’area metropolitana sia regionale, specificando la suddivisione dei pazienti per ogni presidio ospedaliero.
Ancora una volta viene individuato il Galliera come Hub Covid, ovvero come ospedale presso il quale saranno ricoverati la maggior parte dei pazienti Covid, e questo, ribadisce la Uil Fpl, malgrado sia il meno indicato architettonicamente a contenere i contagi e per le già note carenze d’organico.
“Insomma, sempre lo stesso cliché che non farebbe neanche più notizia ma c’è ancora uno stato di agitazione in corso aperto da Uil e Cgil, proprio per la situazione legata alla carenza d’organico e ai fondi della contrattazione integrativa, nonché a maggiori spese dovute alla situazione epidemiologica e che ha visto i dipendenti Galliera maggiormente penalizzati rispetto alle altre realtà dell’area metropolitana”.
Fino ad oggi, sottolinea la sigla sindacale, è solo grazie alla professionalità e al continuo impegno profuso degli operatori, peraltro già stremati da 30 mesi di emergenza, che si riescono a mantenere sufficienti livelli di assistenza, seppur con un aumento esponenziale di rischio professionale del personale sanitario. Se dovessero permanere queste condizioni e non ci sarà un immediato dietrofront di Regione Liguria, non sappiamo quanto gli operatori potranno ancora reggere.
Marco Deidda, segretario aziendale Uil Fpl Ospedali Galliera, dichiara: «Già in questi giorni stiamo assistendo a una fuga di professionisti, che iniziano a considerare il Galliera meno allettante rispetto ad altre aziende sanitarie/ospedali, sia per le politiche aziendali che regionali, senza considerare le problematiche relative al trattamento economico accessorio, come la produttività, che per i dipendenti della sanità può essere considerata come una 14° mensilità. Purtroppo quest’anno la produttività ha visto un forte decremento portando nelle tasche dei lavoratori del Galliera cifre intorno ai 150-200 euro a fronte di 1000-1500 euro medi percepiti dai colleghi di Asl 3, Gaslini e San Martino».
Marco Vannucci, segretario generale Uil Fpl Genova aggiunge: «Se il presidente Giovanni Toti e il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi e il nuovo assessore alla Sanità, Stefano Gratarola vogliono dare il colpo di grazia all’ospedale della Duchessa, vadano pure avanti così, ma è giusto che i genovesi e i lavoratori lo sappiano».