Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana del 21-27 settembre, rispetto alla precedente, un aumento di nuovi casi di Covid che investe tutte le regioni.
In Liguria gli attualmente positivi per 100 mila abitanti sono 356 e +29,7% la variazione dei nuovi casi.
I posti letto in area medica occupati da pazienti Covid sono pari al 7,9% e 1,8% i posti letto in terapia intensiva.
Per quanto riguarda le province l’incremento maggiore è nello spezzino (+42%) seguito dall’imperiese (+41,4%).
A livello nazionale Gimbe segnala un aumento di nuovi casi (160.829 vs 120.057) e una diminuzione dei decessi (307 vs 334) . Aumentano i casi attualmente positivi (444.389 vs 414.067), le persone in isolamento domiciliare (440.608 vs 410.422), i ricoveri con sintomi (3.653 vs 3.495), mentre si confermano in calo le terapie intensive (128 vs 150).
Per quanto riguarda i vaccini in Liguria l’11,2% della popolazione over 5 anni non risulta vaccinata, a cui si aggiunge un 1,5% di non vaccinati, ma guariti da meno di 180 giorni. Nella fascia 5-11 anni il tasso di copertura vaccinale è il 27,3% a cui si aggiunge il 2,9% che ha ricevuto solo la prima dose. Il 14% non ha ricevuto la terza dose di vaccino. La copertura delle quarte dosi in regione ha raggiunto il 18,3%.
«La ripresa della circolazione virale – dice Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – è ben documentata sia dall’incremento del tasso di positività dei tamponi, sia dalla netta risalita dei nuovi casi che fa già sentire i primi effetti sui ricoveri in area medica. Peraltro, accanto alla ripresa delle lezioni scolastiche, alla maggiore frequentazione dei luoghi chiusi e all’elevata percentuale di reinfezioni, l’imminente decadenza dell’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici contribuirà ad un ulteriore aumento della circolazione virale. In questa fase di transizione istituzionale, la Fondazione Gimbe da un lato condivide i princìpi per contrastare la pandemia di Covid-19 espressi dalla coalizione di centro-destra uscita vincitrice dalle urne “attraverso la promozione di comportamenti virtuosi e adeguamenti strutturali – come la ventilazione meccanica controllata e il potenziamento dei trasporti – senza compressione delle libertà individuali”. Dall’altro, con l’aumento della circolazione virale, Gimbe ritiene indispensabile che il nuovo esecutivo ribadisca in maniera netta le raccomandazioni fondamentali, già fornite da Oms Europa. Innanzitutto, effettuare con priorità massima il secondo richiamo ad anziani e fragili, visto che l’efficacia vaccinale nei confronti della malattia grave inizia a declinare dopo 120 giorni; in secondo luogo, completare il ciclo vaccinale con la terza dose alla popolazione generale; infine, utilizzare responsabilmente la mascherina nei luoghi al chiuso affollati e/o poco aerati. Gli adeguamenti strutturali, oltre a cospicui investimenti, richiedono tempi non compatibili con una eventuale nuova ondata».