«Abbiamo 70 milioni di euro a disposizione e 37 sono impegnati in cabinovia e il resto sui percorsi e sulle vie di accesso oltre che, su richiesta municipio IV, sull’acquedotto storico. Entro dicembre andremo in appalto con i lavori. È il primo passo per l’operazione di riqualificazione su cui stiamo interloquendo con il ministero per ulteriori fondi su cui siamo molto fiduciosi».
Il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi fa il punto della situazione sul progetto di riqualificazione dei forti e sulla realizzazione della cabinovia che collegherà la stazione marittima al forte di Begato.
A sollecitare i chiarimenti è la consigliera del Pd Cristina Lodi che durante il consiglio comunale di ieri ha presentato un’interrogazione a risposta immediata sui 69 milioni del Pnrr destinati al progetto. Il particolare la consigliera ha chiesto “quanti dei fondi sono destinati alla realizzazione della cabinovia e come sono destinate le restanti risorse”, sottolineando anche “la contrarietà diffusa verso l’opera”.
«È un tema ampio – ha risposto il vicesindaco Piciocchi − a ottobre ci sarà una commissione consiliare su un progetto molto importante e propedeutico a quello più ampio sulla valorizzazione dei Forti».
Sulla cabinovia il vicesindaco puntualizza: «Si tratta di una struttura che darà sviluppo a tutto il quartiere del Lagaccio, un’infrastruttura moderna, sicura, di grande qualità, con grandissima attenzione ai parametri ambientali e alla sostenibilità ambientale. Abbiamo avviato una procedura di dialogo competitivo per la prima volta nel Comune di Genova. Abbiamo selezionato un raggruppamento con un’azienda leader a livello mondiale, e prima dell’aggiudicazione, pochi giorni fa, non eravamo nella condizione di presentare la progettazione, preliminare che andrà ancora discussa e che potrà essere migliorata. Siamo aperti ai contributi di tutti».
«Si accompagnerà ad altre opere importanti sull’accessibilità ai forti − ha detto Piciocchi −: in aggiudicazione 9 milioni di euro su sentieristica una volta che, completata la cabinovia, si arriverà al collegamento dei Forti, con la sentieristica ciclopedonale da ponente e levante con attualmente gestiti da associazione, in primis la Piuma Forte Tenaglie su cui c’è stata la rimodulazione del piano economico: da 2 milioni a quasi 4 per fare un lavoro di qualità e rispettando le indicazioni di chi oggi presidia i forti».
«Con la sua risposta si conferma che aspettiamo altri fondi per la riqualificazione dei forti − ha controbattuto Lodi −: speriamo si ascoltino le istanze del territorio. I forti già oggi sono raggiungibili con funicolari e cremagliera: bastava lavorare su quanto già esistente»