«Caro presidente Toti, abbiamo aspettato la chiusura delle urne per evitare di essere scambiati per portatori d’acqua a chissà quale mulino ma ora, a urne chiuse, è indispensabile cominciare ad affrontare i problemi che, da troppo tempo, affliggono questa regione». Il segretario generale Uil Liguria Mario Ghini si affida a una nota per rivolgere le richieste del sindacato al governatore ligure.
«Come sempre − si legge nel comunicato − intendiamo partire dalle fasce più deboli della popolazione, oggi ancora più penalizzate da un’ inflazione galoppante. Abbiamo bisogno, caro presidente, di realizzare un sistema sociale che sappia stare accanto alle persone in difficoltà, una spina dorsale robusta per le persone anziane e disagiate, realizzando finalmente un sistema socio-sanitario che colmi quel vuoto storico accentuato dalla fase più acuta della pandemia».
«La Liguria ha bisogno che si realizzino infrastrutture sociali come quelle materiali: dalla Gronda, per intenderci, agli aiuti a famiglie e imprese per superare l’inflazione e l’impennata senza controllo dei costi energetici, senza contare le continue situazioni di crisi di un sistema economico e industriale regionale che, in questi ultimi anni, ha pagato il fatto di avere una regione scollegata dal resto del Paese − aggiunge Ghini −. Caro presidente, la Uil intende mettere sul tavolo tutte le criticità per affrontarle, magari mettendo mano a strumenti più volte annunciati ma mai applicati o avviati».
«I lavoratori e i pensionati liguri si aspettano che prima di pensare a risolvere i problemi del Paese si cominci davvero a risolvere quelli della Liguria. Si parla del modello Genova come un modello di successo, ma la vera vittoria, ovvero il risultato a cui tende la Uil, consiste nel condividere e perseguire tutti insieme le difficoltà per individuarne le soluzioni più idonee al nostro tessuto socio economico. Mettiamo in pratica il modello Genova su tutte le crisi, cominciamo a sederci intorno a un tavolo e lavoriamo tutti insieme: istituzioni, organizzazioni sindacali e datoriali, per dare un futuro migliore a questa regione».
«Noi ci siamo − conclude la nota Uil Liguria − e ci aspettiamo che anche la Regione Liguria batta un colpo perché ne abbiamo bisogno, la Liguria ne ha bisogno: non perdiamo più tempo cominciamo a lavorare per il bene di tutti».