Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti si affida ai social per commentare i primi risultati che emergono dallo spoglio elettorale.
«Alcune prime, brevi considerazioni a spoglio ancora in corso − scrive −. Una di carattere nazionale: non potevamo aspettarci in un solo mese, in piena estate, di consolidare una proposta politica nata in fretta, unendo esperienze diverse. Di certo gli elettori non l’hanno premiata come avremmo sperato. Le buone esperienze amministrative contenute nella lista “Noi Moderati”, pur sommate, non sono state sufficienti a costruire una proposta nazionale di buon consenso. Gli elettori di “centro” si sono divisi scegliendo più offerte, anche su poli opposti. C’è ancora molto lavoro da fare perché, su questo fronte, nessuno può ritenersi davvero soddisfatto, al netto delle dichiarazioni di maniera».
«La seconda considerazione più locale − continua il rappresentante di Noi Moderati − che riguarda la nostra Liguria. Ancora una volta, come già era successo in parte nel 2018, il successo amministrativo del governo regionale e i successi dei tanti sindaci che fanno riferimento a questa coalizione non si trasferiscono al voto politico degli stessi elettori. Al netto dei singoli risultati, ancora da verificare, il centrodestra perde infatti circa 20 punti percentuali, sia rispetto alle passate comunali di Genova, La Spezia e di altri comuni, così come gli stessi 20 punti mancano rispetto alle passate elezioni regionali del settembre 2020. E in questo caso, anche in Liguria la lista “Noi Moderati”, la più civica, per così dire, delle offerte politiche della coalizione, non raccoglie neppure lontanamente i consensi ottenuti dalla lista Toti o dalle civiche dei sindaci solo pochi mesi fa. Segno che molti elettori, che pure hanno premiato le esperienze di governo del centrodestra in regione e nei comuni, alle politiche hanno invece scelto altre opportunità. E su questo dovremo riflettere».
«Comunque vada a finire − aggiunge Toti − la coalizione di centrodestra manderà a Roma rappresentanti preparati e innamorati della propria terra. E di questo sono orgoglioso. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato senza risparmiarsi in questa avventura. Ora all’Italia serve un Governo stabile e capace, e sono certo che Giorgia Meloni saprà guidarlo con equilibrio. La scelta di dare il nostro contributo di idee e di voti all’unico Governo possibile e utile al Paese credo sia stata la scelta giusta. Noi da domani mattina torniamo al lavoro per la nostra Liguria, come abbiamo fatto ogni giorno negli ultimi 7 anni».
Edoardo Rixi, candidato al collegio uninominale camera Liguria 1 – Savona, scrive: «Un mese di lavoro duro senza mai guardare l’orologio, né sabati né domeniche. Una squadra straordinaria che ha lavorato per la Lega e per i suoi candidati da Ventimiglia a Sarzana, dalle riviere all’entroterra, nel corso di una campagna elettorale che ha cancellato le ferie a chi ha dentro la passione per la politica e per la Lega. Grazie di cuore ragazzi, siete stati il nostro motore in questi giorni e ci avete dato la spinta per non mollare mai. A voi va il mio e il nostro più grande ringraziamento».
Nel collegio uninominale camera 4 – La Spezia Roberto Bagnasco (Forza Italia), che si contrapponeva a Daniele Montebello (Pd), scrive su Facebook. «La vittoria del centrodestra unito dimostra il ruolo determinante e centrale di Forza Italia, all’interno della coalizione dal punto di vista politico e numerico. Forza Italia è e rimane punto di riferimento sicuro anche nei confronti dell’Europa. Le Cassandre che ci davano morti e defunti sono state clamorosamente smentite. Questa serata sarà per il presidente Berlusconi sicuramente felice. Voglio ricordare che il fondatore del centrodestra è e rimane proprio Silvio Berlusconi».
Anche il sindaco Pd Katia Piccardo, candidata nel collegio uninominale della Camera dei Deputati di “Genova Ponente” contro l’assessore regionale Ilaria Cavo, affida i suoi commenti ai social. «Lo sapevamo da subito che sarebbe stata un’impresa impossibile. Sapevamo perfettamente che questo sarebbe stato il cammino del piccolo Davide contro il gigantesco Golia. Oggi, invece, il dato davvero straordinario è che sappiamo che l’abbiamo sfiorata. Per un pelo. Lo abbiamo fatto con le nostre sole forze: di fiducia, volontariato e passione, tanta passione anche quando certe cose facevano male. Con una netta, grandiosa affermazione sulla città di Genova che vede nettamente avanti noi. Preziosa fiducia che non è bastata purtroppo. Degli oltre 18 punti percentuali di distacco con cui siamo partiti (sondaggi del 12 agosto) qui ne abbiamo recuperati ben 16. Un recupero eccezionale. Abbiamo tenuto testa fino alla fine. Buon lavoro a chi ha vinto».
Il consigliere e capogruppo di Forza Italia ad Albenga Eraldo Ciangherotti fornisce la sua lettura. «L’esisto delle elezioni politiche ci riporta un risultato che non lascia spazio a interpretazioni. I cittadini liguri hanno mandato l’avviso di sfratto al governatore Giovanni Toti, il quale ora dovrebbe (quanto meno) cedere la delega alla sanità e avviare una riflessione sul suo ruolo politico. Quello di Toti e del suo partito è il fallimento di una politica improvvisata e lontana dalle esigenze dei territori. I cittadini hanno punito pesantemente il governatore ligure. Sia a livello regionale, sia a livello nazionale , infatti, Noi Moderati supera a malapena il 2%. Un vero e proprio disastro politico che non ammette appelli».
«I dati non mentono mai, possiamo renderli più belli o più brutti, ma non mentono e anche a Sestri Levante Fratelli d’Italia vola oltre il 20% e porta le percentuali del Tigullio ben oltre il trend regionale e nazionale in alcuni casi. Sono estremamente orgoglioso che a Portofino e Santa Margherita Ligure, dove sono coordinatore cittadino, il partito svetti ben oltre il 30% un risultato storico come storiche sono state queste elezioni». Commenta così il responsabile elettorale del Tigullio Augusto Sartori che prosegue: «Non ho tenuto il conto dei presidi elettorali fatti dai primi giorni di agosto nel Tigullio, ma devo dire che non c’è stato un solo fine settimana che non vedesse Fratelli d’Italia nelle piazze e il merito va ai tanti volontari dei circoli, ai referenti territoriali, ai semplici attivisti che sotto il cocente sole dell’estate più calda degli ultimi 20anni non hanno mai detto no. Questo successo lo dobbiamo anche grazie a loro».
I dati del Tigullio sono questi con il 99% delle sezioni scrutinate: Fratelli d’Italia nel Tigullio – Senato: Portofino 35,64% (72); Santa Margherita 32,65% (1.442); Rapallo 28,50% (3.766); Zoagli 27,87% (337); Chiavari 26,28% (3.579); Lavagna 25,82% (1.573); Sestri Levante 22,30% (2.000). «Oggi festeggiamo questo risultato a dir poco storico − dice Sartori −, ma da domani dobbiamo pensare a risollevare l’Italia perché la nazione ci ha dato un mandato chiaro di formare un governo di centrodestra a trazione Fratelli d’Italia, ora è il momento delle risposte serie da dare agli italiani che sono stufi delle campagne d’odio e vogliono solo poter progredire in una nazione che amano e di cui possono andare fieri».