Partono oggi le vaccinazioni anti-vaiolo delle scimmie in Liguria. La prima sede vaccinale che effettuerà le vaccinazioni è l’ambulatorio dell’unità operativa di igiene al padiglione 3 del Policlinico San Martino di Genova.
In totale in Liguria sono state distribuite ad Asl e ospedali 300 fiale da 0,5 ml, che consentono di avere a disposizione 1500 dosi da 0.1 ml da somministrare per via intradermica.
«Con il Diar di malattie infettive, le aziende, gli ospedali – afferma Filippo Ansaldi direttore generale di Alisa – abbiamo lavorato in sinergia e possiamo iniziare a utilizzare il vaccino Jynneos anti-Monkeypox, dopo che Alisa ha inviato ai soggetti interessati le istruzioni operative».
L’individuazione delle sedi vaccinali e la distribuzione delle fiale è avvenuta come di seguito riportato:
San Martino: 80 fiale (Ambulatorio UO igiene padiglione 3)
Asl 1: 40 fiale (Ospedale di Sanremo ambulatorio malattie infettive)
Asl 2: 60 fiale (Savona Terminal crociere, Albenga Auditorium San Carlo)
Asl 3: 60 fiale (Genova Palazzo della Salute Fiumara)
Asl 4: 20 fiale (Ospedale di Sestri Levante)
Asl 5: 40 fiale (Ospedale S. Bartolomeo di Sarzana)
«Inizia la somministrazione del vaccino seguendo meticolosamente le indicazioni fornite dal Governo − spiega il presidente della Regione Giovanni Toti –: le fiale sono già a disposizione delle Asl che, attraverso i reparti di malattie infettive degli ospedali e gli hub individuati sul territorio, potranno assicurare la somministrazione delle dosi alle persone che rientrano nelle categorie indicate dal ministero».
Il ciclo di vaccinazione primaria, come indicato dalla circolare ministeriale, può essere effettuato con due dosi somministrate per via intradermica a distanza di almeno quattro settimane l’una dall’altra.
La vaccinazione di richiamo, come singola dose destinata a chiunque abbia ricevuto in passato almeno una dose di qualsiasi vaccino antivaiolo o di MVA-BN o che abbia concluso il ciclo vaccinale di due dosi di MVA-BN da oltre due anni, può essere effettuata per via intradermica, al dosaggio di 0.1 mL.
Anche dopo una prima dose sottocute, per la seconda è possibile l’utilizzo della somministrazione intradermica, al dosaggio di 0.1 ml, mantenendo l’intervallo di non meno di 28 giorni l’una dall’altra. La modalità della somministrazione dovrà essere registrata nella anagrafe vaccinale regionale.