Chiusura contrastata per le principali borse europee dove i titoli tecnologici e del comparto auto sono messi in difficoltà dalla prospettiva che lo scontro su Taiwan tra Cina e Usa ostacoli la disponibilità di semiconduttori in Occidente. Intanto si attende il dato sull’inflazione Usa che sarà pubblicato domani. A Wall Street gli indici sono incerti, e il Nasdaq arranca dietro a Dow Jones e S&P 500. Parigi segna -0,53%, Londra +0,05%, Francoforte -1,08%, Madrid +0,47%, Milano -1,05.
Spread Btp/Bund a 210 punti (variazione +0,42%, rendimento Btp 10 anni +2,96%, Rendimento Bund 10 Anni +0,86%)
A Piazza Affari tonfo del tecnologico Stm (-5,28%) e degli automotive Pirelli (-3,38%) e Stellantis (-2,54%). In rialzo Tenaris (+1,01%) ed Eni (+0,4%), con il greggio tornato a salire.
Sul mercato valutario, l’euro vale 1,0223 dollari (1,0194 in avvio e 1,0215 ieri in chiusura) e 137,971 yen (137,55 in avvio), quando il dollaro/yen è a 134,959 (134,87 in avvio).
Per quanto riguarda il petrolio, il contratto consegna ottobre sul Brent guadagna lo 0,86% a 97,48 dollari al barile e quello scadenza settembre sul Wti lo 0,65% a 91,35 dollari al barile. Il prezzo del gas ad Amsterdam è poco mosso a 193 euro al megawattora.