L’Istituto italiano di tecnologia guiderà le attività riguardanti le applicazioni alla salute che verranno prodotte dal neonato Centro nazionale di supercalcolo di Bologna.
Realizzato grazie ai fondi del Pnrr e su proposta dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), il Centro mira a realizzare il più grande sistema italiano dedicato al calcolo ad alte prestazioni, alla gestione dei big data e al calcolo quantistico.
Il Centro nazionale di supercalcolo è uno dei cinque centri nazionali previsti dal Pnrr: finanziato da circa 320 milioni di euro, conta 51 membri fondatori su tutto il territorio nazionale, tra cui l’Istituto italiano di tecnologia, sia pubblici sia privati, provenienti dal mondo della ricerca scientifica e dell’industria.
«Questo centro, realizzato grazie ai fondi del Pnrr e agli sforzi degli attori coinvolti − afferma Giorgio Metta direttore scientifico Iit − può davvero fare la differenza nel futuro del nostro Paese. Capacità di calcolo e massa critica di persone con competenze di alto profilo sono gli elementi che ci renderanno competitivi a livello mondiale su tutte le tecnologie che coinvolgono Hpc e big data, elementi centrali anche delle future strategie di Iit. Metteremo a sistema il nostro supercomputer Franklin e le nostre competenze per consentire al Centro di supercalcolo, con le innovazioni che potrà portare, di migliorare la qualità della vita delle persone».
Il Centro di ricerca in high performance computing, big data e quantum computing è organizzato secondo il sistema di governance hub & spoke e si articola in 10 diversi ambiti (spoke): future Hpc & big data, fundamental research & space economy, astrophysics & cosmos observations, earth & climate, enviroment & natural disaster, multiscale modeling & engineering applications, materials & molecular sciences, in-silico medicine & omics data, digital society & smart cities, quantum computing.
L’Iit di Genova è il responsabile dello spoke 8 “in silico medicine & omics data” che ha gli obiettivi principali di progettare nuovi test clinici eseguiti con simulazioni computerizzate (in silico) e sviluppare una piattaforma tecnologica che consenta l’analisi di grandi moli di dati mediante algoritmi di intelligenza artificiale, per contribuire alla comprensione di numerose patologie, ma anche alla loro diagnosi e prognosi nonché allo sviluppo di nuovi trattamenti farmacologici personalizzati.
«L’Iit − commenta Andrea Cavalli vicedirettore scientifico dell’Istituto e referente per il Centro di supercalcolo neofondato − guiderà le attività in un settore di frontiera che recentemente ha avuto una forte crescita anche grazie all’accelerazione nelle approvazioni da parte di uno dei principali enti certificatori, il Food and drug administration. Produrremo e analizzeremo dati per pazienti con varie patologie sul modello di quanto stiamo facendo in Valle D’Aosta con il progetto 5000genomi@VdA che ha portato alla realizzazione di un centro di medicina personalizzata, preventiva e predittiva in grado di cambiare il paradigma dell’uso di tecnologie basate sul silicio nel campo della salute».
Il nuovo Centro nazionale farà base al Tecnopolo di Bologna e metterà in rete e a sistema le specifiche conoscenze, competenze e risorse di realtà che operano in tutta Italia in molteplici ambiti, con l’obiettivo di costruire un’infrastruttura distribuita e trasversale che supporti la ricerca scientifica e il mondo produttivo nell’innovazione e digitalizzazione del Paese.
Il Centro nazionale di supercalcolo si focalizzerà da una parte sul mantenimento e il potenziamento dell’infrastruttura Hpc e big data italiana, e dall’altra sullo sviluppo di metodi e applicazioni numeriche avanzati e di strumenti software, per integrare il calcolo, la simulazione, la raccolta e l’analisi di dati di interesse per il sistema della ricerca e per il sistema produttivo e sociale, anche attraverso approcci cloud e distribuiti.
Il polo prevede anche il coinvolgimento delle aziende italiane per costruire una sinergia tra le comunità scientifiche e il mondo industriale, a beneficio sia del sistema della ricerca sia del sistema produttivo.
Photo Credits: Istituto Italiano di Tecnologia – © IIT, all rights reserved, Author: G.Berretta