Lo sformato di riso e bietole, diffuso in prevalenza nell’entroterra del Ponente ligure, si potrebbe considerare una delle tante varianti, semplificate, della classica torta pasqualina. Anche perché c’è chi mette il ripieno tra le sfoglie di pasta a base di acqua e farina, come nelle altre torte salate liguri. Qui, però, puntiamo sulla variante senza pasta: c’è già il riso, non sembra il caso di aggiungere altri carboidrati, e del resto il composto riso-bietole-uova tiene da solo, non ha bisogno di involucro. Per questo abbiamo preferito il termine sformato a quello di torta.
Ingredienti: 800 grammi di bietole crude, quattro cucchiai di foglioline di maggiorana fresca, 150 grammi di riso, meglio se Arborio ma vanno bene anche Baldo, Balilla, Vialone nano e altri ancora, olio extravergine d’oliva, quattro uova, 100 grammi di parmigiano grattugiato, 100 grammi di quagliata, sale.
Procedimento. Fate bollire le bietole in acqua salata, poi strizzatele bene. Se le coste sono grosse, toglietele, potete utilizzarle in altra ricetta (vedi qui) altrimenti lasciatele. Tritate la verdura finemente con un coltello pesante e mettetela a soffriggere per sei-sette minuti nell’olio in padella con uno spicchio di aglio schiacciato, da togliere quando inizia a prendere colore, e la maggiorana tritata. Ponete il riso a cuocere in acqua bollente salata: a metà cottura, cioè dopo 7 minuti, 7 minuti e mezzo (controllate il tempo indicato nella confezione necessario per arrivare a cottura completa, dovrebbe essere sui 15 minuti), ritiratelo dal fuoco e scolatelo.
In una ciotola sbattete le uova, con la quagliata, il sale necessario e il parmigiano, quindi aggiungete il riso, le bietole e la maggiorana. Mescolate bene, versate il composto in una teglia foderata con carta da forno unta d’olio, spolveratelo con pane grattato e lasciatelo cuocere 45 minuti in forno a 190 gradi.
Consumate lo sformato quando sarà a temperatura ambiente. E accompagnatelo con un Valpolcevera Bianco.
Placet experiri!