“È urgente l’apertura del bando giovani. Sono stati superati i 24 mesi dall’ultimo bando aperto, con il problema che alcune aziende di under 41 che avevano aperto nel 2020 rischiano di non beneficiare di un aiuto una tantum essenziale per l’avvio dell’attività”.
A lanciare l’allarme è Cia Savona che in una nota fa sapere che “Al tavolo verde l’assessore all’agricoltura, a inizio 2022, aveva assicurato priorità all’apertura di un bando giovani (mis.6.1), collegato a un bando investimenti (mis.4.1) riservato ai giovani per evitare lo scollamento del primo periodo di programmazione, sistemato con le coperture finanziarie solo a fine 2021. Auspichiamo, quindi, che a breve la programmazione regionale sul Psr possa avere questa priorità: dobbiamo tutelare e salvaguardare le nostre imprese giovanili sempre più presenti nelle filiere agricole”.
Le risorse e i bandi del Psr da oltre 14,7 milioni di euro a supporto delle aree e attività forestali – si legge nel comunicato – rappresentano un’importante opportunità per il settore agricolo e la sua filiera, che possono giocare un ruolo da protagonista nella tutela del territorio e del patrimonio boschivo, così come nella transizione ecologica e riconversione green sul fronte energetico, grazie a processi aggregativi di enti pubblici, imprese e operatori. Per il settore agro-forestale, tramite l’utilizzo dei fondi del biennio 2021-2022, a prolungamento del Psr 2014-2020, è un’occasione di possibili sinergie operative tra Comuni e altri soggetti impegnati nelle attività forestali, anche con riferimento alla creazione di comunità energetiche rurali, favorendo processi di autoconsumo e produzione locale.
I bandi programmati saranno attuati su 3 aperture bimestrali consecutive a partire dal 26 luglio per chiudere il 31 gennaio 2023.
I filoni riguardano: prevenzione dei danni da incendi e altre calamità (5 milioni, misura 8.3), per il ripristino delle foreste danneggiate (1,9 milioni, misura 8.4), per investimenti a finalità ambientale e per la fruibilità turistica del territorio forestale (oltre 5,3 milioni, misura 8.5) nonché per sostenere le imprese nell’acquisto di macchine e attrezzature per la raccolta, trasformazione, movimentazione e commercializzazione dei prodotti delle foreste (2,4 milioni, misura 8.6).
Per ogni sottomisura del bando sarà possibile presentare una sola domanda di sostegno con importo massimo entro i 400 mila euro (oppure 200 mila per la misura 8.6). Particolare attenzione andrà al riassetto del territorio: gli interventi a finalità prevalentemente ambientale hanno un’intensità di aiuto pari all’intera spesa ammissibile, mentre gli interventi più marcatamente produttivi arrivano al 40%.