Il rapporto sul lavoro Usa di giugno che ha mostrato la creazione di più posti del previsto (372 mila contro 250 mila attesi) ha prima causato un avvio in calo a Wall Street e poi una crescita dei listini sia americani sia europei. Prima si è diffuso il timore che la Federal Reserve alzi i tassi di interesse in misura maggiore del previsto, e infatti il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha dichiarato di essere «totalmente a sostegno di un aumento di 75 punti base» dei tassi alla prossima riunione, poi è prevalso l’ottimismo per la constatazione che l’economia Usa è in crescita e Wall Street e le Borse europee sono andate in rialzo. Francoforte segna +1,3%, Londra + 0,1%, Parigi +0,44%, Milano +1,00. Soltanto Madrid (-0,27%) è in calo
Spread Btp/Bund a 198 punti (-2,21%).
A Piazza Affari brillano i petroliferi con Saipem (+7,27%) e Tenaris (+3,68%), Leonardo (+4,12%), dopo la dichiarazione di voler esercitare il diritto di prelazione per la creazione del Psn e le promozioni degli analisti di Oddo, con giudizio alzato a outperform dal precedente neutral con il rialzo del target price a 12,50 euro (da 10,40 euro), Stellantis (+3,83%) e Iveco (+3,39%).
Sul mercato dei cambi, l’euro si attesta a 1,0181 dollari (1,0160 in avvio e 1,0158 ieri in chiusura) e a 138,618 yen (137,88 e 138,05), con il dollaro/yen a 136,136 (135,71 e 135,88).
In rialzo il prezzo del greggio: il contratto consegna settembre sul Brent sale dell’1,33% a 106,04 dollari al barile e quello scadenza agosto sul Wti dell’1,02% a 103,78% dollari. Intanto ad Amsterdam, il prezzo del gas e’ in calo del 7,7% a 169 euro al megawattora.