La giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Ilaria Cavo, ha approvato lo stanziamento di 170 mila euro come integrazione al finanziamento previsto per la quarta edizione dei voucher nido.
«Questo ulteriore stanziamento — spiega l’assessore Cavo — si aggiunge ai 1.190.000 euro stanziati inizialmente per questa quarta edizione dei voucher nido deliberata nel dicembre scorso e va a soddisfare quelle 104 domande ritenute valide, ma non inizialmente accoglibili per esaurimento delle risorse. Il bando, ora chiuso, è stato aperto alle famiglie fino al 31 maggio e comprendeva un servizio che si sta concludendo in questi giorni. Complessivamente ha raggiunto 940 soggetti certificando ancora una volta il successo di questa misura».
Il provvedimento ha più finalità: supportare le famiglie in condizioni di disagio economico, migliorare la partecipazione al mercato del lavoro, incrementare il numero di bambini che ha accesso ai servizi per la prima infanzia per via della loro valenza educativa e socializzante.
La quarta edizione ha visto invariati i parametri legati all’erogazione dei voucher. I beneficiari del contributo sono stati i nuclei familiari residenti in Liguria, con ISEE non superiore a 20 mila euro e con uno o più figli in età utile per la frequenza di uno dei servizi socioeducativi per la prima infanzia, nell’anno educativo 2021/2022 e per i quali fosse già stata effettuata l’iscrizione in uno di tali servizi al momento della domanda.
Sempre nell’ambito delle politiche sociali la giunta regionale ha deliberato la spesa di 110 mila euro finalizzata al sostegno economico ai distretti sociosanitari, a supporto delle spese dei coordinatori pedagogici distrettuali per lo svolgimento di attività connesse al Sistema educativo integrato e all’accreditamento dei servizi per la prima infanzia (nidi d’infanzia, centri bambine e bambini, centri bambino-genitori, servizi educativi domiciliari).
I coordinatori pedagogici distrettuali si occupano della formazione degli operatori, della promozione e valutazione della qualità dei servizi, della sperimentazione di nuove tipologie di servizi e di raccordo tra servizi educativi, sociali e sanitari.