Le Borse europee aprono in calo la seduta di metà settimana. Londra apre in calo dello 0,44%, Parigi arretra dell’1,06%, mentre a Francoforte il Dax scende dell’1,07%. Anche la Borsa di Milano avvia la seduta in ribasso, al pari delle altre Borse europee, con gli investitori preoccupati per gli impatti che la stretta monetaria in corso potrà avere sulla crescita: l’indice Ftse Mib ha iniziato le contrattazioni in ribasso dell’1,08% a 21.861 punti.
Chiusura in rosso per le Borse asiatiche che interrompono una serie di quattro rialzi consecutivi scontando i rinnovati timori per gli effetti che la stretta monetaria potrà avere sulla crescita globale e la brutta seduta di Wall Street. Tokyo ha chiuso in calo dello 0,91%, Seul dell’1,82%, Sydney dello 0,94%.
Piazza Affari è appesantita soprattutto dalle vendite su Stellantis (-2,6%), Cnh Industrial (-2,2%), Interpump (-2,2%) e Ferrari (-2,1%). Tra i bancari giù Unicredit (-1,4%) e Mps (-6,7%). Perdono terreno anche Diasorin (-2%) e Stm (-1,9%). Prosegue l’andamento contrastante di diritti (sospesi, con un calo teorico del 32%) e azioni (+6,7%) di Saipem, mentre è in corso l’aumento di capitale e dopo la conferma in appello di una sentenza di condanna in Algeria. In evidenza invece la Banca Popolare di Sondrio (+3,4%), dopo la presentazione del piano industriale, che si porta dietro l’azionista Unipol (+0,5%). Bene anche le utility Snam (+0,7%) e Terna (+0,6%).
Lo spread tra btp e bund tedesco si contrae in avvio di contrattazioni: il differenziale di rendimento tra i due titoli decennali si richiude a 187 punti base, in calo di 5 punti. In forte calo il rendimento del Btp, che scende di 13 punti base al 3,41%.
Sul mercato dei cambi, l’euro ritraccia a 1,049 dollari. La moneta unica è scambiata poi a 142,62 yen, mentre il rapporto dollaro/yen è in calo a 135,9.
In discesa il prezzo del petrolio dopo il rally della vigilia, con gli investitori che si concentrano sul rallentamento dell’economia: il future agosto sul Wti perde lo 0,55% a 111,14 dollari al barile, mentre l’analoga consegna sul Brent cede lo 0,85% a 116,98 dollari.